Rcs: aumento da 421 milioni, nuove azioni offerte a 1,235 euro con sconto sul Terp del 30%
Il consiglio di amministrazione di Rcs ha approvato le condizioni finali dell’aumento di capitale che avrà luogo per complessivi massimi 421 milioni di euro mediante emissione di massime 323.807.079 azioni ordinarie che saranno offerte in opzione agli azionisti ordinari al prezzo unitario di 1,235 euro (di cui 1 euro imputati a capitale sociale e 0,235 euro a sovrapprezzo), nel rapporto di opzione di 3 azioni ordinarie per ogni azione ordinaria già posseduta, per un controvalore massimo pari a circa 400 milioni di euro. Il prezzo di emissione delle azioni ordinarie è stato determinato applicando uno sconto pari a circa il 30% sul prezzo teorico ex diritto (Terp) calcolato sulla base della media aritmetica dei prezzi ufficiali di Borsa registrati nei giorni 11, 12 e 13 giugno 2013, pari a 3,298 euro.Per le azioni di risparmio di categoria B il board ha fissato un prezzo pari a 0,268 euro nel rapporto di opzione di 3 nuove azioni ogni azione di risparmio già posseduta, per un controvalore massimo pari a circa 21 milioni di euro.
E’ quanto ha fatto sapere il gruppo editoriale in una nota in cui spiega che la Consob ha dato l’autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo alla ricapitalizzazione. I diritti di opzione potranno essere esercitati nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 5 luglio mentre i diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 28 giugno. I diritti eventualmente rimasti inoptati al termine del periodo di offerta saranno offerti in Borsa, entro il mese successivo alla scadenza del periodo di offerta in opzione.
Il board ha inoltre approvato l’accordo di garanzia relativo alle sole azioni ordinarie, che verrà sottoscritto da Banca Imi e Bnp Paribas (in qualità di Joint Global Coordinators), Ubi Banca, Mediobanca, Commerzbank, Banca Aletti, Banca Akros e Credit Suisse. Con tale accordo il consorzio bancario hanno assunto l’impegno a sottoscrivere le azioni ordinarie eventualmente rimaste non sottoscritte all’esito dell’offerta in borsa dei diritti inoptati per un ammontare complessivo massimo pari a 184,5 milioni di euro. Inoltre sono pervenuti alla Società impegni irrevocabili e incondizionati da parte di soci, ad oggi pari a 195,5 milioni e quindi l’aumento di capitale risulta già garantito per un importo pari a 380 milioni di euro.
Non solo. C’è stata l’approvazione da parte del Cda della sottoscrizione del contratto di finanziamento con Intesa Sanpaolo, Ubi Banca (Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio e Industria), UniCredit, Bnp Paribas, Banca Popolare di Milano e Mediobanca contenente i termini dell’operazione di rifinanziamento del debito bancario del gruppo, per un importo massimo complessivo pari a 600 milioni di euro.
Reazione decisamente negativa sulla Borsa di Milano per il titolo. L’azione apertura segna un calo del 6,11% a 3,568 euro.