La Rbnz cambia view sui tassi, kiwi in picchiata
La Reserve Bank of New Zealand (Rbnz) passa a una view neutral di politica monetaria allontanando ulteriormente l’ipotesi di un rialzo dei tassi che fino a qualche mese fa sembrava imminente. Questa notte l’istituto centrale neozelandese ha mantenuto il tasso di riferimento al 3,5 per cento facendo intendere che potrebbe anche abbassare il costo del denaro se il calo dei prezzi del petrolio farà scendere ulteriormente l’inflazione a livello globale.
Repentina la reazione del kiwi, nome con cui viene identificato il dollaro neozelandese, che ha perso due figure contro il dollaro Usa portandosi fino a un minimo a 0,7285, livello più basso dal marzo 2011.
“Nelle circostanze attuali, ci aspettiamo di mantenere fermi i tassi per un po’ di tempo”, ha detto il governatore della Rbnz, Graeme Wheeler. L’istituto di Wellington è comunque pronto a futuri aggiustamenti dei tassi di interesse “sia verso l’alto o verso il basso, dipenderà dal flusso emergente di dati economici”, ha specificato il numero uno della Rbnz. Anche se il dollaro della Nuova Zelanda si è deprezzato recentemente, Wheeler ha riaffermato che il tasso di cambio rimane ingiustificato guardando alle attuali condizioni economiche, in particolare i prezzi all’esportazione, e quindi “insostenibile” in termini di fondamentali economici a lungo termine.
In discesa anche l’altra valuta oceanica, il dollaro australiano, sceso ai nuovi minimi a 5 anni e mezzo a quota 0,7819 contro il dollaro Usa sulle crescenti speculazioni su un taglio del tasso della RBA alla riunione di politica monetaria della prossima settimana. La Rba si riunirà martedì 3 febbraio.