Rba lascia porta aperta a nuovi tagli, aussie giù
Intonazione negativa per il dollaro australiano tornato sotto quota 0,97 rispetto al dollaro usa dopo il rimbalzo di quasi il 2% messo a segno alla vigilia. Il cross AU$/US$ viaggia a metà mattinata a 0,967, in calo di circa l’1%. la divisa oceanica è reduce dal calo di oltre il 7% fatto registrare a maggio con quotazioni scese ai minimi a un anno e mezzo.
La Reserve Bank of Australia oggi ha mantenuta invariata la propria politica monetaria. Il tasso ufficiale di sconto del Paese è stato confermato al 2,75%, decisione allineata alle previsioni degli analisti. Il tasso di cambio “rimane alto considerando il calo dei prezzi all’esportazione che ha avuto luogo nel corso dell’ultimo anno e mezzo”, sono le parole del governatore della RBA, Glenn Stevens. Aggiunte al fatto che le pressioni inflattive sono viste ancora contenute, lasciano aperta la porta per ulteriori tagli del costo del denaro nei prossimi mesi.
Settimana scorsa il dollaro australiano era sceso fino a 0,9528 complici anche i timori di una debole domanda dalla Cina, principale partner commerciale dell’Australia. L’Ocse ha sottolineato che un marcato rallentamento in Cina è anche un rischio per l’economia australiana e ha tagliato le stime del Pil per l’intero 2013 a +2,6% dal 3 per cento previsto a novembre.