Rapporto Ocse: attesa ripresa esitante e diseguale per l’economia mondiale
L'economia internazionale dovrebbe conoscere una ripresa esitante e diseguale nei prossimi due anni. Delle misure decisive sono indispensabili per evitare l'impasse fiscale negli Stati Uniti e che la persistente instabilità della zona euro faccia ripiombare in una nuova recessione. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Ocse sulle prospettive di crescita economica. "L'economia globale è ancora lontana dall'essere fuori dal tunnel" ha dichiarato il segretario generale dell'Ocse, Ángel Gurría, durante la presentazione dell'outlook a Parigi. "Se non fosse evitato il fiscal cliff rischia di spingere un'economia già poco dinamica in recessione - ha aggiunto Gurria - mentre la mancanza di risoluzione della crisi nella zona euro potrebbe portare a uno shock finanziario maggiore e una diminuzione dell'attività globale". Gurria sprona i governi ad agire con determinazione, utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione per recuperare la fiducia e stimolare la crescita e l'occupazione negli Stati Uniti, in Europa e altrove.
Ma veniamo alle stime snocciolate oggi dall'Ocse. Secondo l'istituto di Parigi il Pil dei Paesi Ocse dovrebbe crescere dell'1,4% nel 2013 (in linea con l'anno in corso) e salire al 2,3% nel 2014. Nel dettaglio, negli Stati Uniti (se si trova una soluzione al precipizio fiscale) l'economia dovrebbe crescere del 2% l'anno prossimo, mentre in Giappone la crescita attesa è dello 0,7%. Per la zona euro è invece stimato un Pil in leggero calo (-0,1% nel 2013).
Ma veniamo alle stime snocciolate oggi dall'Ocse. Secondo l'istituto di Parigi il Pil dei Paesi Ocse dovrebbe crescere dell'1,4% nel 2013 (in linea con l'anno in corso) e salire al 2,3% nel 2014. Nel dettaglio, negli Stati Uniti (se si trova una soluzione al precipizio fiscale) l'economia dovrebbe crescere del 2% l'anno prossimo, mentre in Giappone la crescita attesa è dello 0,7%. Per la zona euro è invece stimato un Pil in leggero calo (-0,1% nel 2013).