Prosegue il rally del dollaro sulle conferme della ripresa economica negli Usa
Il dollaro si conferma il protagonista del mercato valutario anche nella giornata di oggi. Dopo il rally messo a segno nelle ultime sedute il biglietto verde registra un ulteriore recupero di mezzo punto percentuale sia nei confronti dell’euro a 1,47 sia nei confronti della sterlina a 1,629.
A favorire l’apprezzamento del dollaro hanno contribuito i dati macroeconomici comunicati nel pomeriggio di ieri che evidenziano la forza della ripresa economica negli Stati Uniti. In particolare l’indice Ism manifatturiero degli Usa in ottobre, che fornisce indicazione sull’attività economica nei mesi a seguire, si è posizionato ai massimi da metà del 2006 a 55,7 punti, grazie principalmente al forte rialzo della componente produzione. Secondo gli economisti il forte calo delle scorte registrato nei mesi scorsi ha rimesso in moto la produzione per riportare il livello delle scorte su valori più alti. ”Un valore di 55,7 punti corrisponde ad un aumento del Pil su base annuale del 3,5%-4,5%. Le esportazioni sono in crescita e molto sensibili alla debolezza del dollaro. Più in generale, 13 comparti industriali su 18 vedono prospettive di crescita del business e diverse imprese stanno tornando ad assumere personale. Al momento, non vedo alcun pericolo di una seconda recessione”, ha spiegato Norbert Ore, presidente dell’Ism.
Notizie positive sono giunte anche dal mercato immobiliare a stelle e strisce. A settembre i contratti preliminari nella compravendita di case hanno segnato un rialzo per l’ottavo mese consecutivo.
Sui mercati asiatici il dollaro consolida le posizioni nei confronti dello yen a 89,90 a causa della chiusura del mercato giapponese. In flessione il dollaro australiano nei confronti del biglietto verde a 0,8931 nonostante la Reserve Bank of Australia abbia alzato i tassi di interesse per la seconda volta consecutiva al 3,50%. L’Australia sta beneficando del forte incremento della domanda di materie prime, in modo particolare minerale di ferro e carbone.
Da registrare infine che l’euro consolida a 1,512 nei confronti del franco svizzero e a 0,902 rispetto alla sterlina. Nonostante la chiusura di Tokio lo yen recupera terreno rispetto dell’Euro a 132,12.