Processo Mediaset: attesa per sentenza Cassazione su Berlusconi. Letta: non ho paura, Italia stabile

La Cassazione si pronuncerà non prima di mercoledì sul processo Mediaset, dopo che in primo e secondo grado Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di carcere e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. L’attesa è enorme, soprattutto per le eventuali ripercussioni che una condanna definitiva all’ex premier potrebbe avere sulla tenuta del governo Letta. Proprio Letta, in visita ad Atene, ha tentato di smorzare la tensione affermando di non aver paura, perché l’Italia è più stabile di quanto ci si aspetti.
Nonostante le rassicurazioni del premier, la fibrillazione nei palazzi romani è alle stelle, mentre a Piazza Affari il titolo del gruppo di Cologno Monzese per ora non soffre l’attesa mostrando un progresso dello 0,40% a 3,242 euro. L’azione ha inoltre registrato una performance da capogiro sia dalle elezioni del 24-25 febbraio (+88%) sia dallo scorso 27 aprile (+65%), quando nacque il governo Letta sostenuto dalla “strana” maggioranza Pd-Pdl.
Se l’udienza di domani venisse confermata i giudici della Corte Suprema avrebbero di fronte tre strade: la condanna di Silvio Berlusconi, l’assoluzione oppure il rinvio del processo alla Corte di Appello di Milano. In caso di condanna definitiva all’ex premier, che non andrà in carcere per via delle norme che impediscono la detenzione per gli over 70, lo scossone politico potrebbe arrivare dall’interdizione dai pubblici uffici.
In questo caso, al Senato si riunirà la Giunta per le immunità e successivamente l’aula di palazzo Madama per decidere se accogliere la richiesta dei giudici riguardo all’interdizione dai pubblici uffici. Se tale richiesta venisse respinta dall’aula si aprirebbe un conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, se invece venisse accolta decade la carica di senatore di Silvio Berlusconi.