News Pmi, Germania si riprende lo scettro della crescita

Pmi, Germania si riprende lo scettro della crescita

Pubblicato 24 Luglio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:18
Segnali incorraggianti arrivano dalle stime flash sui Pmi di luglio dell'Eurozona. Il dato composito è passato a 50,4 punti (massimo da 18 mesi) dai 48,7 di giugno, a fronte del miglioramento sia della componente dei servizi che di quella manifatturiera. Contributi positivi hanno interessato in particolar modo la Germania, che ha visto l'indice composito passare a 52,8 punti dai 50,4 di giugno, con miglioramenti sensibili sia del settore terziario che secondario, quest'ultimo tornato in espansione dopo 5 mesi di contrazione.

I dati, se dovessero essere confermati a fine mese, potrebbero dare al presidente della Bce, Mario Draghi, la possibilità di temporeggiare sui prossimi due meeting di politica monetaria (agosto e settembre). La fase di attesa sarà utile per capire quanto siano affidabili i segnali di stabilizzazione della contrazione nell'eurozona. Pertanto non ci aspettiamo misure sui tassi prima delle elezioni tedesche di settembre, anche perché l'ostruzionismo tedesco sarà più forte man mano che ci si avvicina al test elettorale.

Le figure odierne indicano comunque che la via della ripresa per la fine del 2013 rimane confermata. Sarà interessante notare quale sarà il ritmo di recupero e qui i passaggi chiave saranno di respiro globale. Dal prossimo G-20 di settembre, alle decisione della Federal Reserve, passando per la Cina, rimango 3 tappe che potrebbero dare slancio a una fase di ripresa accelerata al Vecchio Continente nell'ultimo trimestre dell'anno. Per ora non ci resta che aspettare l'Ifo che indica la fiducia delle imprese tedesche, in agenda domani.

Intanto per ora sia i listini azionari europei che l'euro hanno festeggiato alle figure rilasciate questa mattina. L'euro/dollaro si è spinto sino ai massimi dal 20 giugno a quota 1,3255 e sembra essere diretto verso 1,33, livello raggiungibile magari già questo pomeriggio qualora i dati Usa sulle vendite di nuove abitazioni dovesse deludere le attese.

VINCENZO LONGO
Market Strategist IG