Pirelli anticipa i tempi dell’Ipo, ritorno in Borsa già a inizio 2018
A neanche un anno dal delisting, avvenuto il 6 novembre 2015, Pirelli torna a scaldare le gomme per il ritorno in Borsa. La quotazione avverrà a Piazza Affari o comunque su una delle principali Borse internazionali. Il gruppo della Bicocca ha accelerato i tempi per il ritorno in Borsa che inizialmente era in agenda per il 2019, mentre ora il nuovo piano industriale lo pone entro il primo semestre del 2018 grazie principalmente ai progressi nell’iter di integrazione tra Pirelli Industrial e Aeolus.
Si prevede che le fasi preliminari per la preparazione dell’’IPO (Initial Pubblic Offering) possano essere portate a termine nel corso del primo semestre 2017.
L’operazione di relisting è stata preliminarmente avallata da Marco Polo, il socio di controllo indirettamente fa capo a China National Chemical Corporation e a seguito dell’Opa lanciata nel 2015 risulta detenere il 95,969% del capitale sociale ordinario di Pirelli.
Varano nuovo piano industriale
Il Cda di Pirelli & C. ha approvato ieri le linee guida per il piano industriale del segmento industrial e il piano industriale 2016-2018, con vision al 2020, di Pirelli Consumer, la società del gruppo che sbarcherà in Borsa. La strategia del gruppo si snoda in quattro punti chiave: leadership rafforzata nei segmenti ad alta redditività Prestige e Premium; modello di business sempre più focalizzato sul consumatore finale; presidio delle nuove opportunità di business offerte dalla “new and sustainable mobility”; processi industriali, commerciali e gestionali totalmente digitalizzati, più efficienti e basati su modelli predittivi resi possibili grazie all’uso dei big data analytics.
A permettere tale accelerazione verso il ritorno in Borsa sono stati il cambio di governance con un Consiglio di amministrazione e comitati consiliari composti da un adeguato numero di amministratori indipendenti; inoltre la compagine societaria, pur partendo da una struttura di azionariato concentrato, delineatosi a seguito dell’Opa, vede un’evoluzione che garantisca un flottante adeguato e in grado di soddisfare le aspettative degli investitori internazionali.