Pil Italia pronto a ripartire, ma per ripresa manca ancora appoggio della domanda interna
La revisione al rialzo del Pil italiano del terzo trimestre (da -0,1% t/t a zero a livello congiunturale) sancisce l’arresto della discesa che durava da due anni. Guardando alle componenti si nota come una spinta decisiva per evitare l’ennesimo trimestre in negativo sia arrivata dalla voce scorte (+0,6%) specularmente rispetto al -0,4% t/t del trimestre estivo.
“Il deciso contributo positivo delle scorte, che potrebbe invertire nel trimestre in corso, pone dei rischi al ribasso sulla crescita del 4° trimestre – sottolinea Paolo Mameli, senior economist del Servizio Studi di Intesa Sanpaolo – e quindi riteniamo che la ripresa negli ultimi tre mesi dell’anno sarà modesta e probabilmente limitata ad un decimo di punto percentuale su base congiunturale”. La previsione dell’Ufficio Sudi di Intesa Sanpaolo è di un PIL in calo di -1,8% nel 2013 e in ripresa di 0,5% nel 2014.
Ma per ripresa serve inversione di tendenza della domanda interna
“Il dettaglio delle componenti non è molto confortante – aggiunge Mameli – in quanto mostra sia un contributo negativo del commercio con l’estero (-0,3% t/t) vista la crescita dell’import (2% t/t) assai più marcata di quella dell’export (0,7% t/t), sia una ulteriore contrazione della domanda domestica finale (consumi -0,2% da -0,5% t/t, investimenti -0,6% t/t da zero; la spesa pubblica è rimasta ferma come nei tre mesi precedenti)”.
“I segnali qualitativi più favorevoli per la nostra economia, evidenziatisi da alcuni mesi, si concretizzano finalmente anche negli indicatori quantitativi – rimarca Sergio De Nardis, capo economista Nomisma – . L’incremento della produzione industriale di ottobre conferma che la recessione si è esaurita con il terzo trimestre e che in ottobre-dicembre si rivedrà, dopo nove trimestri, un segno positivo nella variazione dell’attività economica grazie sia le esportazioni sia un’attenuazione della debolezza della domanda interna e, in misura significativa, la ricostituzione delle scorte. Quest’ultimo elemento è per natura transitorio: affinché la congiuntura positiva tenga è necessario che le componenti di domanda finale crescano di più”.
Si delinea per IV trimestre primo aumento produzione dopo 10 cali consecutivi
Indicazioni più che confortanti invece dalla produzione industriale salita oltre le attese a ottobre. Il Centro Studi di Confindustria (CSC) vede rosa sul fronte produzione industriale e stima un incremento della produzione industriale dello 0,4% in novembre su ottobre dopo il +0,5% di ottobre reso noto oggi dall’Istat. Secondo gli esperti di viale dell’Astronomia si delinea per il quarto trimestre 2013 un progresso dell’attività con una variazione acquisita di +0,9% fino a novembre (+0,1% ereditato dal precedente periodo). Sarebbe il primo aumento dopo dieci cali trimestrali consecutivi e verrebbe dopo il -0,7% congiunturale del terzo trimestre (rivisto all’insù dal -1% precedente). A novembre la distanza dal picco di attività pre-crisi (aprile 2008) risulterebbe ancora del 24,2%.