Piazza Affari: vincitori e vinti del I trimestre e tre titoli da monitorare nei prossimi mesi
E’ andato in archivio un mese altalenante per Piazza Affari che però ha visto il listino milanese tenere botta nonostante l’esito delle elezioni politiche del 4 marzo che rende al momento complicato un accordo tra le forze politiche per la formazione di un nuovo governo. In attesa dell’avvio delle consultazioni previsto settimana prossima, il Ftse Mib nelle ultime sedute ha raddrizzato il bilancio mensile sulla parità con il saldo da inizio anno che rimane positivo di oltre il 2,5%.
Ynap e Poste davanti a tutti, trimestre da dimenticare per Mps e Creval
Tra le big di Piazza Affari miglior performer del primo trimestre è stata Yoox Net a Porter (+29,3%) in seguito all’Opa lanciata a gennaio da Richemont. Sempre nel lusso spicca il +18,4% di Moncler, seguita poi da Poste Italiane (+18,25%) con il mercato che ha accolto con calore il nuovo piano strategico. Molto bene anche Ferrari con il titolo salito di oltre l’11% e FCA (+10,68%). Tra le banche primeggia Unicredit con un saldo trimestrale di oltre +9%.
Sul fronte opposto trimestre da dimenticare per MPS (-34,29%) e Creval (-33,97%). Molto male anche Recordati (-19%), Saipem (-16,4%) e Buzzi (-15,5%).
Prospettive mercati e titoli da tenere sotto osservazione
Per i prossimi mesi i mercati dovranno ancora fare i conti con l’incertezza dovuta principalmente a fattori esogeni come la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina e la tensione che permane con la Corea del Nord. “Nonostante questo ritengo che il mercato abbia ancora margini di crescita per i prossimi mesi, considerando che i fondamentali rimangono solidi”, commenta Andrea Caraceni, amministratore delegato di Corporate Family Office SIM, che consiglia di non sottovalutare la vicenda Facebook che ha causato forti ripercussioni in tutto il comparto tech. “Per capire bene però quali potranno essere le conseguenze finali di questo scandalo bisogna aspettare la nuova normativa sulla privacy che il Governo americano ha in mente e che sicuramente, porrà un freno alla libera gestione dei dati”.
Per l’Italia sono tre i titoli che secondo Caraceni vanno monitorati attentamente: il primo, nel bene e nel male, è Banca Carige, che sta vivendo una situazione difficile e di transizione con un grosso problema di Governance. La situazione ad oggi non è molto chiara ed è quindi necessario passare alla fase due, con azionisti definiti; “Su Telecom Italia la valutazione è attendista – continua Caraceni – visto che la guerra in corso tra i due pretendenti rischia di depauperare il valore dell’azienda e quindi del suo titolo”. Infine Brunello Cucinelli, una bella realtà industriale che porta avanti con successo il “made in Italy”, ottenendo margini competitivi e strutturati. Per cui condivido il giudizio positivo espresso da Goldman Sachs nel report dedicato al lusso.