Notizie Notizie Italia Piazza Affari si sgonfia nel finale, banche di nuovo KO. Volano Enel e Atlantia

Piazza Affari si sgonfia nel finale, banche di nuovo KO. Volano Enel e Atlantia

23 Settembre 2020 17:40

Giornata tiepidamente positiva per il Ftse Mib che ha ridotto notevolmente i guadagni nell’ultima parte di seduta complice l’andamento negativo di Wall Street e l’ennesimo calo dei titoli bancari. Il Ftse Mib ha così chiuso in rialzo solo dello 0,18% a quota 18,929 punti. Sullo sfondo rimangono i timori legati al Covid-19 con il premier britannico Boris Johnson che ieri ha annunciato ulteriori restrizioni per cercare di contenere il diffondersi della pandemia COVID-19 ed evitare il rischio di un nuovo lockdown totale. Da domani in UK scatteranno le nuove limitazioni con la gente invitata a lavorare da casa, in smart working, obbligo di mascherina e chiusure anticipate di bar e ristoranti.

Utility in spolvero, Snam sfrutta assist Goldman

Sul parterre di Piazza Affari si segnala oggi il rally delle utility, tra le principali beneficiarie di un abbassamento dei tassi. In particolare, balzo del 3,12% a 4,36 euro per Snam. Goldman Sachs ha portato il rating a buy dal precedente sell e il prezzo obiettivo da 4,25 a 5 euro. “Dato l’aumento della valutazione del core business e l’opportunità nell’idrogeno di Snam, ci spinge a credere che lo sconto rispetto ai peer sia ingiustificato”, segnalano gli esperti aggiungendo “la riconfigurazione della rete di trasporto del gas e degli impianti di stoccaggio potrebbe comportare una opportunità di investimento di 8 miliardi di euro per Snam (2025-50); equivalente a circa il 40% dell’attuale Rab 2021.

Si è mossa in buon rialzo anche Enel (+1,9%) anch’essa tra le utility che in futuro potrebbero maggiormente avvantaggiarsi dello sviluppo del business legato all’idrogeno.

Rialzo consistente anche per Atlantia (+3,02%) nonostante continuino le difficoltà sul fronte cessione Autostrade. Secondo il Sole 24 Ore, ci sarebbe stato un vertice fra i ministri dell’Economia, delle Infrastrutture ed il premier Conte sul dossier ASPI con il Governo deciso nel far rispettare gli accordi di luglio che prevedevano l’uscita di Atlantia dal controllo di ASPI e l’entrata di CDP.

Seduta dai due volti per Leonardo

Sulle montagne russe oggi Leonardo, tra i migliori nella prima parte di giornata e poi ha repentinamente virato in rosso andando a chiudere a -2,79% in area 4,83 euro. Il titolo del colosso della Difesa è reduce da una serie di sedute negative. Il ceo di Leonardo, Alessandro Profumo, ha dichiarato di essere fiducioso sulla ripresa nel secondo semestre dell’anno e che la pandemia ha aperto nuovi mercati di sbocco in cui impiegare le tecnologie sviluppate nella difesa e sicurezza come ad esempio le infrastrutture del sistema sanitario. Nell’intervista concessa a La Stampa, l’ex numero uno di Unicredit sottolinea gli investimenti nei Leonardo Labs (6 incubatori tra Italia e UK) con l’assunzione fino a 400 ricercatori con focus su Big Data, intelligenza artificiale, sistemi autonomi, materiali e strutture, mobilità elettrica, tecnologie quantistiche e crittografia. “Gli effetti riteniamo comunque siano ipotizzabili nel medio/lungo periodo”, argomenta Equita che ha rating buy sul titolo con target price a 9,2 euro, ossia l’85% circa sopra i livelli a cui il titolo ha chiuso ieri. Da inizio anno Leonardo segna -53%, tra i peggiori di tutto il Ftse Mib.

Banche di nuovo KO

Tra i titoli in difficoltà spiccano ancora una volta le banche che hanno tutte chiuso in rosso con -3,75%per cento per Banco BPM e -3,14% per Unicredit; quest’ultima ha chiuso sui minimi a 6,745 euro, livello più basso dallo scorso maggio.  Unicredit viene da una serie di sedute difficili e ieri non ha accolto con favore i rumor che vedono il Tesoro in pressing sulla banca di piazza Gae Aulenti per coinvolgerla nell’acquisto di Banca MPS. Anche Banco BPM è stato più volte indicato come possibile acquirente della banca senese. Durante un recente roadshow, il management di Banco Bpm ha ribadito la disponibilità ad operazioni di M&A di tipo transformational e sono possibili M&A con banche che abbiano completato un percorso di riduzione dello stock di NPE simile a Banco Bpm e presentino un profilo di rischio comparabile. Tale indicazione, rimarcano gli esperti di Equita, appare incompatibile con una business combination con Mps. Equita ha rating Buy su Banco Bpm con target price a 1,9 euro per azione.

Lieve segno più per Diasorin (+0,18%) nonostante il nuovo accordo in Cina. DiaSorin ha esteso l’attuale joint venture con FuYuan al governo del distretto di Baoshan (Shanghai), due entità governative cinesi, con l’obiettivo di investire per l’apertura del primo sito di produzione e ricerca del Gruppo in territorio cinese, a Shanghai.