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Piazza Affari recupera sul finale ma rimane negativa

Pubblicato 23 Marzo 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:43
Chiusura in rosso per il listino milanese, in linea con gli altri principali listini del Vecchio Continente, ma in deciso recupero rispetto ai minimi di giornata anche grazie alla tenuta di Wall Street nonostante il dato sui prezzi al consumo, saliti più del previsto nel mese di febbraio. L'S&P/Mib ha archiviato la sessione in calo dello 0,19% a a 31.905 punti, mentre il Mibtel ha lasciato sul terreno lo 0,23% a 24.340 punti. Tra i titoli che hanno guidato il recupero di Piazza Affari spiccano i due testimonial del comparto telefonico, Telecom Italia (+1%) e Tim (+0,62%), rimasti indietro in questo inizio di 2005. Si sveglia sul finale Terna (+1%) grazie alla notizia dell'accordo tra Enel e Cdp per la cessione a quest'ultima del 30% di Terna. Tra i bancari, in evidenza Bpvn (+0,89% a 14,37 euro) che sta risalendo la china dopo la rinuncia all'affare Bnl, sospinta anche dai dati di bilancio 2004 (dividendo che è salito a 50 centesimi, +25% rispetto al 2003). Non scaldano invece gli investitori i conti 2004 di Sanpaolo Imi (-1,30%) che ha riportato un utile netto di 1,393 miliardi di euro, in progresso del 43,3% rispetto al 2003 con dividendo a 0,47 euro. Rosso intenso invece per Autostrade (-3,44%) e Bulgari (-2,55%). Quest'ultima ha pagato dazio dopo l'uscita dei risultati 2004, che hanno deluso qualche casa d'affari che ha tagliato le stime sulla maison di gioielli romana. In deciso calo anche i petroliferi, -2% Saipem e -1,10% Eni, che hanno pagato la decisa flessione delle quotazioni del greggio in seguito all'uscita del dato sullle scorte di greggio.