Notizie Notizie Italia Piazza Affari paga riemergere di tensioni governo, Napolitano in allarme. Ma asta Bot non delude

Piazza Affari paga riemergere di tensioni governo, Napolitano in allarme. Ma asta Bot non delude

26 Settembre 2013 09:45
La minaccia di una crisi di governo torna a incombere sull’Italia e fa scattare le vendite su Piazza Affari. Dopo un  avvio tranquillo il listino milanese ha bruscamente accelerato al ribasso arrivando a cedere oltre 2 punti percentuali. Alle 11.41 l’indice Ftse Mib fa segnare un calo dell’1,66% a quota 17.788 punti appesantito soprattutto dai forti ribassi del settore bancario. Lo spread Btp/Bund si è allargato in area 245 punti base.

Parlamentari Pdl minacciano dimissioni di massa. Per Napolitano situazione è “inquietante”
Su Milano pesano le tensioni sulla politica interna innescate dalla minaccia delle dimissioni in blocco di tutti i parlamentari del Pdl in caso di decadenza da senatore di Silvio Berlusconi su cui dovrà pronunciarsi la Giunta per le elezioni di palazzo Madama.
Sviluppi che hanno provocato la reazione del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha definito gli ultimi sviluppi “improvvisi e istituzionalmente inquietanti” annullando la partecipazione a un convegno.

 
Bene asta Bot, rendimenti allo 0,781% (minimi da maggio)
Rendimenti di assegnazione dei Bot semestrali in riduzione nell’asta odierna con la domanda che rimane sostenuta. Il Tesoro italiano ha collocato Buoni ordinari del Tesoro (Bot) semestrali per 8,5 miliardi di euro. Il rendimento medio di assegnazione è sceso allo 0,781% dallo 0,886% dell’asta di titoli con analoga durata tenuta il mese scorso. Il tasso di assegnazione risulta il più basso dal mese di maggio. L’asta dei titoli con scadenza 31 marzo 2014 ha registrato un tasso di copertura (bid to cover) pari a 1,45 volte il quantitativo offerto, contro le 1,47 volte dell’asta precedente. Il prezzo medio di assegnazione è stato 99,607.
Domani ultima tappa del trittico di aste di fine mese sarà il turno dei Btp con l’offerta di titoli a 5 e 10 anni per 2,5-3 miliardi di euro ciascuno.

Sul fronte macro oggi debole dato dalle vendite al dettaglio, scese dello 0,3% m/m a luglio con un calo tendenziale dello 0,9%.