Piazza Affari interrompe la striscia negativa, Ftse Mib chiude con un rialzo di oltre lo 0,5%
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo interrompendo una striscia negativa che durava da tre sedute consecutive. Il listino milanese ha comunque ridotto i guadagni dopo l'avvio negativo di Wall Street in scia ad alcuni deludenti dati macro. L'indice Philadelphia Fed si è attestato ad aprile a 1,3 punti contro attese che indicavano 3 punti, mentre gli indicatori anticipati di marzo hanno mostrato un calo dello 0,1% con il consensus che era per un rialzo dello 0,1%. In Italia tutti i riflettori sono puntati verso l'elezione del presidente della Repubblica dove alla prima chiama Franco Marini, candidato forte di Pd e Pdl, non ha raggiunto il quorum necessario. I due principali partiti politici hanno fatto sapere di voler votare scheda bianca fino alla quarta votazione, quando il quorum si abbasserà a quota 504 voti. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,63% a 15.480 punti.
Lottomatica ha svettato sul paniere principale con un rialzo del 3,87% a 18,81 euro in scia alla promozione ricevuta da Exane. Positivi la maggior parte dei titoli bancari: Unicredit ha guadagnato l'1,80% a 3,502 euro, Banco Popolare il 2,82% a 0,984 euro, Ubi Banca l'1,86% a 2,852 euro, Intesa SanPaolo lo 0,64% a 1,258 euro, Monte dei Paschi lo 0,93% a 0,195 euro. In controtendenza Mediobanca (-1,67% a 4,36 euro) e Popolare di Milano (-1,28% a 0,50 euro). Tra i peggiori da segnalare la performance di Campari (-2,17% a 5,85 euro) influenzata dalle indicazioni arrivate Oltremanica dalla rivale Diageo. Prysmian ha lasciato sul parterre il 2,02% a 14,53 euro in scia al downgrade di Cheuvreux, che ha ridotto il giudizio sul titolo a underperform dal precedente outperform. Citigroup resta cauta su Telecom Italia (-1,01% a 0,589 euro). Gli analisti della banca americana si aspettano un primo trimestre debole per l'ex monopolista delle telecomunicazioni in scia "all'incremento della pressione del mercato domestico".
Lottomatica ha svettato sul paniere principale con un rialzo del 3,87% a 18,81 euro in scia alla promozione ricevuta da Exane. Positivi la maggior parte dei titoli bancari: Unicredit ha guadagnato l'1,80% a 3,502 euro, Banco Popolare il 2,82% a 0,984 euro, Ubi Banca l'1,86% a 2,852 euro, Intesa SanPaolo lo 0,64% a 1,258 euro, Monte dei Paschi lo 0,93% a 0,195 euro. In controtendenza Mediobanca (-1,67% a 4,36 euro) e Popolare di Milano (-1,28% a 0,50 euro). Tra i peggiori da segnalare la performance di Campari (-2,17% a 5,85 euro) influenzata dalle indicazioni arrivate Oltremanica dalla rivale Diageo. Prysmian ha lasciato sul parterre il 2,02% a 14,53 euro in scia al downgrade di Cheuvreux, che ha ridotto il giudizio sul titolo a underperform dal precedente outperform. Citigroup resta cauta su Telecom Italia (-1,01% a 0,589 euro). Gli analisti della banca americana si aspettano un primo trimestre debole per l'ex monopolista delle telecomunicazioni in scia "all'incremento della pressione del mercato domestico".