Piazza Affari e Borse europee verso un avvio in rialzo. I temi principali sui mercati
Le Borse europee, compresa Piazza Affari, sono previste aprire sopra la parità, sulla scia di Wall Street e dello scatto dei listini asiatici, con Tokyo che ha chiuso in rally (+1,9%).
A sostenere i guadagni sui mercati sono state le dichiarazioni al Congresso di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve. Alla sua udienza al Senato, Powell ha ribadito che l'economia americana versa in condizioni tali da avallare una politica monetaria più restrittiva. In particolare, il numero uno della banca centrale americana si è impegnato a non lasciare che l'inflazione si stabilisca ad alti livelli a lungo termine e ha assicurato che l'economia degli Stati Uniti potrebbe resistere all'inasprimento della politica monetaria senza danni, aggiungendo che si prevede l'impatto dell'attuale ondata dell'epidemia di Covid-19 essere limitato.
Wall Street sembra aver digerito ormai la prospettiva di una Fed più hawkish delle attese. Dopo le parole di Powell, si è assistito alla rimonta del Nasdaq, che ha guadagnato l'1,41% a 15.153,45 punti. Bene anche lo S&P 500, salito dello 0,92% a 4.713,07 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average ha messo a segno un rialzo di 183,15 punti (+0,51%), a 36.252,02 punti.
Inflazione osservata speciale anche in Cina, dove è stato reso noto oggi l'indice dei prezzi al consumo, salito a dicembre su base annua dell'1,5%, meno del +1,8% atteso dal consensus, e rispetto al precedente rialzo del 2,3%. Su base mensile, il dato è sceso dello 0,3%. L'inflazione cinese misurata dall'indice dei prezzi alla produzione è balzata invece su base annua del 10,3%, meno comunque del +11,1% stimato dal consensus degli analisti, e in rallentamento rispetto al precedente balzo del 12,9%.
La seduta odierna sarà animata da alcuni dati macro. In mattinata si attende la produzione industriale della zona euro. Ma tutti gli occhi sono puntati sul market mover di giornata che è l'inflazione americana, che secondo il consenso di Reuters aumenterà al 7% su base annua, che sarebbe un massimo di quasi 40 anni. In serata è prevista inoltre la pubblicazione del Beige Book da parte della Fed.
A sostenere i guadagni sui mercati sono state le dichiarazioni al Congresso di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve. Alla sua udienza al Senato, Powell ha ribadito che l'economia americana versa in condizioni tali da avallare una politica monetaria più restrittiva. In particolare, il numero uno della banca centrale americana si è impegnato a non lasciare che l'inflazione si stabilisca ad alti livelli a lungo termine e ha assicurato che l'economia degli Stati Uniti potrebbe resistere all'inasprimento della politica monetaria senza danni, aggiungendo che si prevede l'impatto dell'attuale ondata dell'epidemia di Covid-19 essere limitato.
Wall Street sembra aver digerito ormai la prospettiva di una Fed più hawkish delle attese. Dopo le parole di Powell, si è assistito alla rimonta del Nasdaq, che ha guadagnato l'1,41% a 15.153,45 punti. Bene anche lo S&P 500, salito dello 0,92% a 4.713,07 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average ha messo a segno un rialzo di 183,15 punti (+0,51%), a 36.252,02 punti.
Inflazione osservata speciale anche in Cina, dove è stato reso noto oggi l'indice dei prezzi al consumo, salito a dicembre su base annua dell'1,5%, meno del +1,8% atteso dal consensus, e rispetto al precedente rialzo del 2,3%. Su base mensile, il dato è sceso dello 0,3%. L'inflazione cinese misurata dall'indice dei prezzi alla produzione è balzata invece su base annua del 10,3%, meno comunque del +11,1% stimato dal consensus degli analisti, e in rallentamento rispetto al precedente balzo del 12,9%.
La seduta odierna sarà animata da alcuni dati macro. In mattinata si attende la produzione industriale della zona euro. Ma tutti gli occhi sono puntati sul market mover di giornata che è l'inflazione americana, che secondo il consenso di Reuters aumenterà al 7% su base annua, che sarebbe un massimo di quasi 40 anni. In serata è prevista inoltre la pubblicazione del Beige Book da parte della Fed.