Piazza Affari e Borse europee previste poco mosse in avvio. I temi in primo piano
Piazza Affari e le Borse europee dovrebbero aprire gli scambi intorno alla parità, dopo un avvio di settimana negativo. Ieri l'indice Ftse Mib ha lasciato sul parterre lo 0,64% finendo a quota 26.551,02 punti. Sui mercati prevale la cautela di fronte agli sviluppi sul fronte sanitario.
Ieri il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che la variante del Covid-19 Omicron ha fatto almeno una vittima nel Regno Unito, mentre oggi in Cina è stato scoperto un focolaio nella provincia dello Zhejiang, uno dei motori dell'economia cinese, che ha portato alla chiusura dele attività per volere delle autorità locali nel tentativo di contenere i contagi.
La situazione sanitaria sarà presa in considerazione dalla Fed, che oggi inizia la sua riunione di due giorni, per concludersi domani 15 dicembre con l'annuncio di politica monetaria. Secondo gli economisti, Jerome Powell & Co annunceranno una accelerazione del tapering, che dovrebbe anticipare la fine del programma di Quantitative easing prima della scadenza fissata al giugno del 2022.
Il giorno successivo, giovedì 16 dicembre, si riunirà la Bce di Christine Lagarde. Sempre giovedì 16 dicembre saranno annunciate le decisioni di politica monetaria della Bank of England. In settimana, i riflettori saranno puntati anche sulla Bank of Japan.
Saranno una ventina in tutto le banche centrali del mondo che snoccioleranno le proprie decisioni, nell'arco dei prossimi giorni: tra queste, le istituzioni di Norvegia, Messico, Russia, tutte alle prese con un contesto di una inflazione più alta, di prezzi delle commodities più alti, del riemergere della paura per la pandemia Covid-19, a causa della diffusione della variante Omicron.
Tra i dati in evidenza oggi la produzione industriale della zona euro, ma anche l'indice dei prezzi alla produzione (Ppi) di ottobre per gli Stati Uniti.
Ieri il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che la variante del Covid-19 Omicron ha fatto almeno una vittima nel Regno Unito, mentre oggi in Cina è stato scoperto un focolaio nella provincia dello Zhejiang, uno dei motori dell'economia cinese, che ha portato alla chiusura dele attività per volere delle autorità locali nel tentativo di contenere i contagi.
La situazione sanitaria sarà presa in considerazione dalla Fed, che oggi inizia la sua riunione di due giorni, per concludersi domani 15 dicembre con l'annuncio di politica monetaria. Secondo gli economisti, Jerome Powell & Co annunceranno una accelerazione del tapering, che dovrebbe anticipare la fine del programma di Quantitative easing prima della scadenza fissata al giugno del 2022.
Il giorno successivo, giovedì 16 dicembre, si riunirà la Bce di Christine Lagarde. Sempre giovedì 16 dicembre saranno annunciate le decisioni di politica monetaria della Bank of England. In settimana, i riflettori saranno puntati anche sulla Bank of Japan.
Saranno una ventina in tutto le banche centrali del mondo che snoccioleranno le proprie decisioni, nell'arco dei prossimi giorni: tra queste, le istituzioni di Norvegia, Messico, Russia, tutte alle prese con un contesto di una inflazione più alta, di prezzi delle commodities più alti, del riemergere della paura per la pandemia Covid-19, a causa della diffusione della variante Omicron.
Tra i dati in evidenza oggi la produzione industriale della zona euro, ma anche l'indice dei prezzi alla produzione (Ppi) di ottobre per gli Stati Uniti.