Piazza Affari e Borse europee previste in calo in avvio
La prima seduta della settimana e del mese di giugno dovrebbe avviarsi con segno meno per Piazza Affari e le principali Borse europee, con gli investitori preoccupati che le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina possano pesare sulla ripresa economica globale. Morgan Stanley, in un report diffuso ieri, ha avvertito che la guerra commerciale in corso tra le due maggiori potenze economiche mondiali potrebbe mandare gli Stati Uniti in recessione in meno di un anno.
I timori hanno pesato questa mattina sull'azionario asiatico, che ha imboccato la via dei ribassi nonostante la buona indicazione giunta dalla Cina, con l'indice Pmi manifatturiero che a maggio si è attestato a 50,2 punti, meglio dei 50 punti attesi. Il dato è rimasto invariato rispetto ad aprile, quando si era attestato a 50,2 punti. Tokyo ha chiuso in ribasso di circa 1 punto percentuale.
Oggi si apre una settimana cruciale per l'Italia, in particolare per i suoi rapporti con la Commissione europea e dunque per la possibile decisione di quest'ultima di avviare contro Roma una procedura di infrazione. Il verdetto arriverà mercoledì 5 giugno. Venerdì scorso l'indice Ftse Mib ha terminato con un ribasso dello 0,73% a 19.802 punti, dopo aver toccato dei minimi a oltre -2% nel corso della seduta complice l'impennata dello spread ai top dal 2019. Lo spread Btp-Bund è arrivato fino a 294 punti base per poi ritirarsi a 285. Venerdì si è assistito al preoccupante sorpasso alla Grecia in termini di rendimenti del Btp a 5 anni, mentre lo spread Italia-Grecia a 10 anni è sceso fino a 20 punti base, sui minimi dal 2008.
I timori hanno pesato questa mattina sull'azionario asiatico, che ha imboccato la via dei ribassi nonostante la buona indicazione giunta dalla Cina, con l'indice Pmi manifatturiero che a maggio si è attestato a 50,2 punti, meglio dei 50 punti attesi. Il dato è rimasto invariato rispetto ad aprile, quando si era attestato a 50,2 punti. Tokyo ha chiuso in ribasso di circa 1 punto percentuale.
Oggi si apre una settimana cruciale per l'Italia, in particolare per i suoi rapporti con la Commissione europea e dunque per la possibile decisione di quest'ultima di avviare contro Roma una procedura di infrazione. Il verdetto arriverà mercoledì 5 giugno. Venerdì scorso l'indice Ftse Mib ha terminato con un ribasso dello 0,73% a 19.802 punti, dopo aver toccato dei minimi a oltre -2% nel corso della seduta complice l'impennata dello spread ai top dal 2019. Lo spread Btp-Bund è arrivato fino a 294 punti base per poi ritirarsi a 285. Venerdì si è assistito al preoccupante sorpasso alla Grecia in termini di rendimenti del Btp a 5 anni, mentre lo spread Italia-Grecia a 10 anni è sceso fino a 20 punti base, sui minimi dal 2008.