Piazza Affari chiude positiva: vola Telecom Italia
La Borsa di Milano ha archiviato la seduta in territorio positivo, in linea con le altre borse europee, nonostante un avvio cauto di Wall Street. Il governatore della Bce, Mario Draghi, dopo aver mantenuto i tassi d'interesse inalterati al minimo storico dello 0,5%, ha confermato il proseguimento di una politica monetaria accomodante finché sarà necessario. Draghi ha inoltre annunciato che i saggi rimarranno agli attuali livello o più bassi per un lungo periodo di tempo. Contestualmente l'Eurotower ha rivisto al ribasso le stime sul Pil del 2014. Nel frattempo dal G20 sono giunte le parole del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni: Il processo di ripresa dell'economia italiana è in corso, ha detto il ministro, precisando come l'Italia stia uscendo dalla fase di recessione. Privo di variazione significative lo spread Btp-Bund. Oggi ha poi preso il via la due giorni di riunione del G20 a San Pietroburgo in Russia. Sul tavolo del meeting la situazione in Siria ma anche la crisi economica. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha mostrato un progresso dello 0,78% a 16.842,70 punti mentre il Ftse All Share ha guadagnato lo 0,68% a 17.910,53 punti.
Ancora una volta Telecom Italia è stata la protagonista della giornata borsistica. Il titolo ha chiuso con un balzo dell'8,39% a 0,607 euro, in scia alle indiscrezioni apparse su La Repubblica. Secondo il quotidiano nazionale, il presidente del colosso tlc Franco Bernabè starebbe pensando ad aumento di capitale riservato all'ingresso di un nuovo socio. Così in occasione del consiglio di amministrazione del 19 settembre Bernabè potrebbe fare il nome del magnate egiziano Naguib Sawiris. Ottime performance anche per Atlantia (+3,70% a 14,57 euro) in scia alla promozione di BofA Merrill Lynch che hanno alzato il giudizio a buy da underperform con il target price che è stato portato a 16 euro dai precedenti 13,3 euro.
Bene anche Finmeccanica (+1,28% a 4,10 euro) con la controllata AgustaWestland che ha annunciato la firma di un accordo di distribuzione con la società Sino-US Intercontinental Helicopter Investment che comprende anche un contratto per venti elicotteri di vario tipo e ha un valore di circa 170 milioni di euro.
Positivo Banco Popolare (+0,57% a 1,063 euro). L'istituto di credito, azionista di Azimut Holding, ha ceduto il 2,094% della partecipazione detenuta nella società realizzando una plusvalenza netta complessiva pari a circa 29,2 milioni di euro. Misto il resto del comparto bancario: in rialzo del 2% a 4,688 euro Mediobanca, dello 0,61% a 4,322 euro Unicredit, dello 0,83% a 5,465 euro Bper e dello 0,51% a 0,2161 Monte dei Paschi. In rosso Ubi Banca (-0,55% a 3,61 euro) e la Popolare di Milano (-0,08% a 0,3794 euro).
Male Eni e Saipem. I titoli, in calo rispettivamente dello 0,17% a 17,27 euro e dell'1,39% a 16,34 euro, sono stati appesantiti dal downgrade giunto da Nomura. Il broker giapponese ha abbassato il rating del Cane a sei zampe a neutral dal precedente buy e quello della controllata a reduce da neutral.
Ancora una volta Telecom Italia è stata la protagonista della giornata borsistica. Il titolo ha chiuso con un balzo dell'8,39% a 0,607 euro, in scia alle indiscrezioni apparse su La Repubblica. Secondo il quotidiano nazionale, il presidente del colosso tlc Franco Bernabè starebbe pensando ad aumento di capitale riservato all'ingresso di un nuovo socio. Così in occasione del consiglio di amministrazione del 19 settembre Bernabè potrebbe fare il nome del magnate egiziano Naguib Sawiris. Ottime performance anche per Atlantia (+3,70% a 14,57 euro) in scia alla promozione di BofA Merrill Lynch che hanno alzato il giudizio a buy da underperform con il target price che è stato portato a 16 euro dai precedenti 13,3 euro.
Bene anche Finmeccanica (+1,28% a 4,10 euro) con la controllata AgustaWestland che ha annunciato la firma di un accordo di distribuzione con la società Sino-US Intercontinental Helicopter Investment che comprende anche un contratto per venti elicotteri di vario tipo e ha un valore di circa 170 milioni di euro.
Positivo Banco Popolare (+0,57% a 1,063 euro). L'istituto di credito, azionista di Azimut Holding, ha ceduto il 2,094% della partecipazione detenuta nella società realizzando una plusvalenza netta complessiva pari a circa 29,2 milioni di euro. Misto il resto del comparto bancario: in rialzo del 2% a 4,688 euro Mediobanca, dello 0,61% a 4,322 euro Unicredit, dello 0,83% a 5,465 euro Bper e dello 0,51% a 0,2161 Monte dei Paschi. In rosso Ubi Banca (-0,55% a 3,61 euro) e la Popolare di Milano (-0,08% a 0,3794 euro).
Male Eni e Saipem. I titoli, in calo rispettivamente dello 0,17% a 17,27 euro e dell'1,39% a 16,34 euro, sono stati appesantiti dal downgrade giunto da Nomura. Il broker giapponese ha abbassato il rating del Cane a sei zampe a neutral dal precedente buy e quello della controllata a reduce da neutral.