Piazza Affari chiude in ribasso, vendite sulle banche. Tonfo di Mediaset
Piazza Affari ha chiuso in ribasso con l'indice Ftse Mib che ha perso l'1,43% a 18.733 punti affossato dalle forti vendite sul comparto bancario e dal tonfo di Mediaset. Mentre a Wall Street persistono i timori di un avvio del tapering già a dicembre, oggi Peter Praet, membro del Consiglio esecutivo della Bce, ha dichiarato che l'Eurotower potrebbe adottare tassi d'interesse negativi sui depositi o acquistare asset qualora fosse necessario alimentare l'inflazione per avvicinarla al target del 2%. Dopo l'asta Bot di ieri, questa mattina il Tesoro ha collocato 3 miliardi di euro di Btp a 3 anni all'1,79%, il rendimento minimo dal marzo del 2010. Collocati anche Btp trentennali per 1,46 miliardi di euro al rendimento del 4,99 per cento. Dopo due mesi di tregua è però tornato a salire il debito pubblico tricolore che a settembre si attestato a 2.068,56 miliardi di euro.
Prese di beneficio su Mediaset (-7,46% a 3,50 euro) all'indomani dei conti del terzo trimestre che hanno mostrato i progressi sul fronte del taglio dei costi operativi. Forti vendite sul comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 6,09% a 1,341 euro, Mediobanca il 4,57% a 6,05 euro, Unicredit il 4,49% a 5,21 euro, Intesa SanPaolo il 2,32% a 1,73 euro, Popolare di Milano il 3,56% a 0,452 euro. Male anche gli altri titoli finanziari: Fondiaria-Sai ha perso il 2,97% a 1,828 euro, Mediolanum è arretrata del 4,36% a 6,145 euro. Terna ha perso il 2,16% a 3,62 euro nonostante i primi nove mesi del 2013 si sono chiusi con ricavi pari a 1,40 miliardi di euro, in crescita del 7,9% rispetto agli 1,29 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Telecom Italia (-1,10% a 0,673 euro) è finita nel mirino della Consob. I funzionari della Commissione nazionale per le società e la Borsa, coadiuvati dalla Guardia di Finanza, stanno ispezionando le sedi sociali del gruppo delle telecomunicazioni per acquisire informazioni relativamente all'emissione obbligazionaria convertendo, alle procedure in corso per la cessione delle partecipazioni in Telecom Argentina e alle procedure aziendali in materia di confidenzialità delle informazioni privilegiate.
Prese di beneficio su Mediaset (-7,46% a 3,50 euro) all'indomani dei conti del terzo trimestre che hanno mostrato i progressi sul fronte del taglio dei costi operativi. Forti vendite sul comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 6,09% a 1,341 euro, Mediobanca il 4,57% a 6,05 euro, Unicredit il 4,49% a 5,21 euro, Intesa SanPaolo il 2,32% a 1,73 euro, Popolare di Milano il 3,56% a 0,452 euro. Male anche gli altri titoli finanziari: Fondiaria-Sai ha perso il 2,97% a 1,828 euro, Mediolanum è arretrata del 4,36% a 6,145 euro. Terna ha perso il 2,16% a 3,62 euro nonostante i primi nove mesi del 2013 si sono chiusi con ricavi pari a 1,40 miliardi di euro, in crescita del 7,9% rispetto agli 1,29 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Telecom Italia (-1,10% a 0,673 euro) è finita nel mirino della Consob. I funzionari della Commissione nazionale per le società e la Borsa, coadiuvati dalla Guardia di Finanza, stanno ispezionando le sedi sociali del gruppo delle telecomunicazioni per acquisire informazioni relativamente all'emissione obbligazionaria convertendo, alle procedure in corso per la cessione delle partecipazioni in Telecom Argentina e alle procedure aziendali in materia di confidenzialità delle informazioni privilegiate.