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Piazza Affari chiude in ribasso, male STM e Ferragamo

Pubblicato 23 Aprile 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:36
Piazza Affari ha chiuso in ribasso dopo il passo falso segnato dagli indici Pmi dei principali Paesi dell'Eurozona in attesa anche di ulteriori novità sul fronte Grecia. L'indice Pmi manifatturiero dell'area euro si è attestato a 50,4 punti ad aprile (lettura preliminare) dai 52,2 del mese precedente. Il consensus era 52,6. Cali anche per la manifattira di Francia e Germania. Sul fronte Grecia domani è in agenda la riunione informale dell'Eurogruppo che difficilmente però porterà subito a una soluzione. Il vice ministro delle Finanze greco ha dichiarato che Atene conta di ottenere 2,5 miliardi di euro dal trasferimento della liquidità degli enti pubblici alla banca centrale. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,49% a 23.199 punti.

Deboli i titoli del comparto bancario: Montepaschi ha ceduto l'1,56% a 0,567 euro, Popolare dell'Emilia Romagna lo 0,34% a 7,20 euro, Popolare di Milano l'1,79% a 0,902 euro, Intesa SanPaolo lo 0,91% a 3,044 euro, Unicredit lo 0,63% a 6,25 euro. In controtendenza Ubi Banca che ha mostrato un progresso dello 0,90% a 7,25 euro. Tonfo di STM (-4,42% a 8,855 euro) che ha pagato di riflesso la debole trimestrale e la guidance della rivale americana Texas Instruments. Forti vendite anche su Salvatore Ferragamo (-3,74% a 28,81 euro) in scia al downgrade incassato da Barclays. Gli analisti della banca britannica hanno tagliato il giudizio sulla maison del lusso a equalweight dal precedente overweight. Sotto i riflettori Azimut (-1,14% a 25,93 euro) che ha raddoppiato la sua dimensione in Brasile grazie all'acquisizione del 60% nella brasiliana Quest Investimentos.