Piazza Affari chiude in rialzo, svetta Bpm. Tonfo di Finmeccanica dopo l’arresto di Orsi
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo riprendendosi dopo una partenza difficile in scia alla notizia dell'arresto del numero uno di Finmeccanica. La risalita del listino milanese è coincisa con la discesa dello spread. Il differenziale, partito sopra quota 300 punti base, si è portato in area 285 punti base e il rendimento del bon decennale italiano si attestato intorno al 4,5%. Il G7 non è intervenuto in maniera decisa sulla guerra delle valute, tema caldo che tiene banco da giorni. Confermando le indiscrezioni stampa circolate nei giorni scorsi, i ministri delle Finanze e i governatori della Banche centrali hanno dichiarato oggi attraverso un comunicato stampa congiunto che si impegnano a mantenere i tassi di cambio determinati dal mercato e consultarsi su eventuali azioni sulle valute. Stasera riflettori accesi verso gli Stati Uniti dove Obama terrà il discorso sull'Unione. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,69% a 16.644 punti.
Il caso di giornata è stato senza dubbio l'arresto del presidente e Ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, con l'accusa di corruzione internazionale. L'inchiesta è legata alle presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri al Governo indiano. Dopo un avvio in asta di volatilità il titolo Finmeccanica è stato colpito dalle vendite e ha ceduto il 7,31% a 4,414 euro. Male anche la controllata Ansaldo STS che ha lasciato sul parterre il 2,99% a 7,30 euro. Nel comparto bancario è proseguito il rally della Popolare di Milano che ha svettato con un balzo del 6,74% a 0,578 euro. Oggi è la volta de Il Sole 24 Ore ha ribadire le voci sull'ipotetico "progetto Spa". Nel settore gli acquisti hanno premiato anche Intesa SanPaolo (+2,32% a 1,41 euro), Unicredit (+1,47% a 4,404 euro), Banco Popolare (+1,42% a 1,43 euro) e Ubi Banca (+1,17% a 3,642 euro). In controtendenza il Monte dei Paschi (-1,27% a 0,241 euro) mentre tra i finanziari da segnalare la buona performance di Mediolanum (+1,90% a 4,514 euro). Telecom Italia (-1,79% a 0,629 euro) ha proseguito il trend negativo a Piazza Affari innescato dall'annuncio del taglio dei dividendi. Eni (+0,98% a 17,48 euro) è rimasta sotto i riflettori. L'Ad Paolo Scaroni, parlando di Saipem (-1,24% a 20,78 euro) a New York, ha dichiarato che è sempre stata considerata strategica ma non è da escludere che la sua cessione in futuro sarà oggetto di riflessione visti i recenti episodi.
Il caso di giornata è stato senza dubbio l'arresto del presidente e Ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, con l'accusa di corruzione internazionale. L'inchiesta è legata alle presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri al Governo indiano. Dopo un avvio in asta di volatilità il titolo Finmeccanica è stato colpito dalle vendite e ha ceduto il 7,31% a 4,414 euro. Male anche la controllata Ansaldo STS che ha lasciato sul parterre il 2,99% a 7,30 euro. Nel comparto bancario è proseguito il rally della Popolare di Milano che ha svettato con un balzo del 6,74% a 0,578 euro. Oggi è la volta de Il Sole 24 Ore ha ribadire le voci sull'ipotetico "progetto Spa". Nel settore gli acquisti hanno premiato anche Intesa SanPaolo (+2,32% a 1,41 euro), Unicredit (+1,47% a 4,404 euro), Banco Popolare (+1,42% a 1,43 euro) e Ubi Banca (+1,17% a 3,642 euro). In controtendenza il Monte dei Paschi (-1,27% a 0,241 euro) mentre tra i finanziari da segnalare la buona performance di Mediolanum (+1,90% a 4,514 euro). Telecom Italia (-1,79% a 0,629 euro) ha proseguito il trend negativo a Piazza Affari innescato dall'annuncio del taglio dei dividendi. Eni (+0,98% a 17,48 euro) è rimasta sotto i riflettori. L'Ad Paolo Scaroni, parlando di Saipem (-1,24% a 20,78 euro) a New York, ha dichiarato che è sempre stata considerata strategica ma non è da escludere che la sua cessione in futuro sarà oggetto di riflessione visti i recenti episodi.