News Asset Class Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in rialzo, Ftse Mib torna sopra la soglia dei 19.000 punti

Piazza Affari chiude in rialzo, Ftse Mib torna sopra la soglia dei 19.000 punti

Pubblicato 4 Febbraio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:12
Piazza Affari ha chiuso in positivo riprendendosi dopo la deludente performance di ieri e l'indice Ftse Mib ha riconquistato la soglia dei 19.000 punti. Lo scatto si è avuto nel pomeriggio dopo l'avvio in rialzo di Wall Street, reduce anch'essa da una seduta in deciso ribasso complice la frenata in gennaio dell'attività manifatturiera. Sul mercato i timori degli ultimi non si sono però assopiti come dimostra il tonfo della Borsa di Tokyo dove il Nikkei ha perso oltre 4 punti percentuali, portando a -14% la caduta da inizio anno. L'attesa degli investitori inizia a spostarsi alla riunione di giovedì della Bce, con il mercato che si interroga se l'Eurotower metterà mano ai tassi d'interesse dopo che l'inflazione è scesa nuovamente in gennaio. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,60% a 19.019 punti.

Il comparto bancario è rimasto sotto i riflettori con gli analisti di Mediobanca che hanno rilanciato il tema delle fusioni tra le banche popolari. Tra gli istituti popolari hanno rialzato la testa Banco Popolare (+1,10% a 1,198 euro), Popolare di Milano (+2,81% a 0,442 euro) e Ubi Banca (+1,46% a 5,215 euro). Le vendite hanno ancora prevalso sulla Popolare dell'Emilia Romagna che ha mostrato una flessione dello 0,46% a 6,50 euro. Bene i due principali gruppi bancari del Belpaese: Intesa SanPaolo ha guadagnato il 2,31% a 1,997 euro e Unicredit l'1,12% a 5,42 euro. Sotto i riflettori è finito anche il settore dell'energia con Enel Green Power che ha guadagnato lo 0,16% a 1,869 euro dopo aver chiuso il 2013 con un fatturato in crescita del 12% a 2,8 miliardi di euro e margini in aumento del 12,5% a 1,8 miliardi. Gli acquisti hanno premiato anche Enel (+1,03% a 3,324 euro) che a breve pubblicherà i risultati preliminari relativi all'esercizio 2013 che, secondo gli analisti, dovrebbe essere archiviato con un Ebitda di 16 miliardi di euro e un debito pari a 40,5 miliardi. Debole invece Eni (-0,48% a 16,43 euro) in scia alla bocciatura arrivata questa mattina da parte di JP Morgan. Fiat ha guadagnato il 2,03% a 7,28 euro all'indomani del nuovo calo delle immatricolazioni di auto a gennaio, in controtendenza rispetto al mercato che ha invece registrato il 3,24% di vendite in più rispetto a un anno prima.