Piazza Affari chiude in rialzo, brillano Mediolanum e FCA
Piazza Affari ha chiuso in rialzo snobbando i venti contrari che soffiano ancora dalla Cina, dove l'indice Pmi manifatturiero di luglio è sceso a 47,8 punti, il livello più basso degli ultimi due anni. Dato che si è fatto sentire sulla Borsa di Shanghai, che ha chiuso in calo di oltre l'1%, e sulle materie prime, che proseguono la parabola ribassista. Il listino milanese non ha guardato nemmeno al crollo della Borsa di Atene (-16%) nella prima seduta di scambi dopo la chiusura durata cinque settimane. Positiva invece la lettura finale di luglio del Pmi manifatturiero dell'Eurozona, salito a 52,4 dai 52,2 punti della lettura flash. Andamento debole per Wall Street in scia all'Ism manifatturiero di luglio che si è attestato a 52,7 punti, peggio delle attese degli analisti. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,75% a 23.714 punti.
FCA (+3,77% a 14,84 euro) ha continuato a correre dopo la buona performance della scorsa settimana in scia ai conti del secondo trimestre e alla revisione al rialzo dei target per il 2015. Oggi il Lingotto ha fatto sapere che a luglio negli Stati Uniti le vendite sono aumentate del 6,2% a 178.027 autovetture. Si tratta del miglior mese di luglio dal 2005. In casa Agnelli sotto i riflettori Exor (+1,17% a 46,40 euro) che ha firmato l'accordo definitivo per acquisire PartnerRe. Positivi i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l'1,39% a 16,01 euro, Popolare dell'Emilia Romagna lo 0,93% a 8,10 euro, Popolare di Milano lo 0,05% a 0,986 euro, Intesa SanPaolo lo 0,79% a 3,53 euro, Ubi Banca lo 0,87% a 7,455 euro. In controtendenza Montepaschi che ha perso l'1,21% a 1,784 euro. Restando nel settore finanziario Mediolanum è balzata del 5,14% a 7,66 euro in scia alla promozione incassata questa mattina dagli analisti di Citigroup. Il calo del petrolio, con il Wti che viaggia in area 46,50 dollari al barile, si è fatto sentire sulle performance di Saipem, che ha perso l'1,38% a 7,83 euro, e di Tenaris, che ha lasciato sul parterre lo 0,78% a 11,40 euro. Ben comprata, infine, Telecom Italia (+2,48% a 1,235 euro) in scia alle indiscrezioni di stampa sull'imminente fusione tra Wind e 3Italia.
FCA (+3,77% a 14,84 euro) ha continuato a correre dopo la buona performance della scorsa settimana in scia ai conti del secondo trimestre e alla revisione al rialzo dei target per il 2015. Oggi il Lingotto ha fatto sapere che a luglio negli Stati Uniti le vendite sono aumentate del 6,2% a 178.027 autovetture. Si tratta del miglior mese di luglio dal 2005. In casa Agnelli sotto i riflettori Exor (+1,17% a 46,40 euro) che ha firmato l'accordo definitivo per acquisire PartnerRe. Positivi i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l'1,39% a 16,01 euro, Popolare dell'Emilia Romagna lo 0,93% a 8,10 euro, Popolare di Milano lo 0,05% a 0,986 euro, Intesa SanPaolo lo 0,79% a 3,53 euro, Ubi Banca lo 0,87% a 7,455 euro. In controtendenza Montepaschi che ha perso l'1,21% a 1,784 euro. Restando nel settore finanziario Mediolanum è balzata del 5,14% a 7,66 euro in scia alla promozione incassata questa mattina dagli analisti di Citigroup. Il calo del petrolio, con il Wti che viaggia in area 46,50 dollari al barile, si è fatto sentire sulle performance di Saipem, che ha perso l'1,38% a 7,83 euro, e di Tenaris, che ha lasciato sul parterre lo 0,78% a 11,40 euro. Ben comprata, infine, Telecom Italia (+2,48% a 1,235 euro) in scia alle indiscrezioni di stampa sull'imminente fusione tra Wind e 3Italia.