Piazza Affari chiude in netto rialzo, brillante Enel
La Borsa di Milano ha archiviato l'ultima seduta della settimana in positivo, nonostante il momentaneo scivolone in scia al possibile sostegno russo alla Siria in caso di attacco militare. Il presidente russo, Vladimir Putin, dal G20 di San Pietroburgo, ha dichiarato che Mosca aiuterà il Paese mediorientale in caso di attacco da parte degli Stati Uniti. Piazza Affari, dopo una mattinata trascorsa a cavalo della parità, aveva incrementato nettamente i guadagni a seguito della pubblicazione degli incerti dati sul lavoro Usa. Dal G20, Enrico Letta ha detto che l'Italia dopo il summit "non è più dietro la lavagna" e nell'action plan del summit c'è una valutazione positiva per il Belpaese. E' tornato ad allargarsi lo spread Btp-Bund. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si è attestato in area 254 punti base con il rendimento del Btp decennale intorno al 4,55%. Così l'indice Ftse Mib è avanzato dell'1,21% a 17.047 punti mentre il Ftse All Share ha guadagnato l'1,06% a 18.099,69 punti.
Enel (+4,65% a 2,61 euro) ha svettato sul paniere principale in scia all'upgrade da parte di Ubs che ha alzato il giudizio a buy dal precedente neutral e portato il target price a 3,20 euro da 2,40 euro. Non si spengono i riflettori su Telecom Italia (+0,33% a 0,609 euro). Il presidente Franco Bernabè ha dichiarato che il colosso tlc non ha bisogno di un azionista industriale ma di un progetto industriale, poi eventualmente si può vedere la partecipazione di un nuovo azionista. Sull'argomento era entrato anche il Ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, affermando che la nazionalità di un'eventuale nuovo socio di Telecom Italia non è un elemento fondamentale.
Bene il comparto bancario con Mediobanca che ha mostrato un rialzo dell'1,92% a 4,778 euro, la Popolare di Milano dell'1,50% a 0,3851 euro, Banco Popolare dell'1,32% a 1,077 euro, Intesa Sanpaolo dell'1,39% a 1,536 euro e Bper del l'1,28% a 5,535 euro. Poco sopra la parità Monte dei Paschi, salito dello 0,05% a 0,2162 euro, in calo dello 0,28% Ubi Banca. Tonica Unicredit (+1,34% a 4,38 euro). L'amministratore delegato di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha fatto sapere che la banca meneghina non sta guardando alle acquisizioni ma si sta focalizzando sulla crescita interna. Positiva anche Azimut (+0,81% a 16,24 euro). Il gruppo ha firmato con Legan Administração de Recursos un accordo d'investimento e patto parasociale per dare inizio ad una joint venture nel risparmio gestito in Brasile.
Enel (+4,65% a 2,61 euro) ha svettato sul paniere principale in scia all'upgrade da parte di Ubs che ha alzato il giudizio a buy dal precedente neutral e portato il target price a 3,20 euro da 2,40 euro. Non si spengono i riflettori su Telecom Italia (+0,33% a 0,609 euro). Il presidente Franco Bernabè ha dichiarato che il colosso tlc non ha bisogno di un azionista industriale ma di un progetto industriale, poi eventualmente si può vedere la partecipazione di un nuovo azionista. Sull'argomento era entrato anche il Ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, affermando che la nazionalità di un'eventuale nuovo socio di Telecom Italia non è un elemento fondamentale.
Bene il comparto bancario con Mediobanca che ha mostrato un rialzo dell'1,92% a 4,778 euro, la Popolare di Milano dell'1,50% a 0,3851 euro, Banco Popolare dell'1,32% a 1,077 euro, Intesa Sanpaolo dell'1,39% a 1,536 euro e Bper del l'1,28% a 5,535 euro. Poco sopra la parità Monte dei Paschi, salito dello 0,05% a 0,2162 euro, in calo dello 0,28% Ubi Banca. Tonica Unicredit (+1,34% a 4,38 euro). L'amministratore delegato di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha fatto sapere che la banca meneghina non sta guardando alle acquisizioni ma si sta focalizzando sulla crescita interna. Positiva anche Azimut (+0,81% a 16,24 euro). Il gruppo ha firmato con Legan Administração de Recursos un accordo d'investimento e patto parasociale per dare inizio ad una joint venture nel risparmio gestito in Brasile.