Piazza Affari chiude in deciso ribasso, Ftse Mib sotto quota 21.000 punti
Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso aumentando le perdite sul finale di seduta quando si è capito che anche l'Eurogruppo di stasera si concluderà con un nulla di fatto per la Grecia. Al termine della riunione il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha dichiarato che entro domani mattina Atene invierà una richieste di aiuti al Fondo-salva Stati (ESM) accompagnata da una lista di riforme. Entrambe verranno valutate dai ministri delle Finanze dell'Eurozona. Entro il prossimo 20 luglio la Grecia dovrà rimborsare 3,5 miliardi di euro alla Bce. Sul fronte interno il Fmi ha confermato la view sulla crescita italiana allo 0,7% nel 2015 e all'1,2% nel prossimo anno. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha perso la soglia dei 21.000 punti chiudendo con un ribasso del 2,97% a 20.958 punti.
Ancora forti vendite sui titoli del comparto bancario con il Montepaschi che ha mostrato un tonfo del 7,47% a 1,423 euro. Nel corso del seduta il titolo della banca senese ha toccato i nuovi minimi storici a 1,422 euro. Male anche il resto del settore: Banco Popolare ha ceduto il 4,17% a 13,30 euro, Popolare dell'Emilia Romagna il 6,43% a 7,05 euro, Popolare di Milano il 6,35% a 0,839 euro, Intesa SanPaolo il 2,88% a 2,962 euro, Ubi Banca il 3,02% a 6,57 euro, Unicredit il 3,87% a 5,46 euro. Hanno sofferto ancora i titoli maggiormente legati alle sorti del petrolio con il Wti che ha proseguito la discesa sotto quota 51 dollari al barile: Saipem ha lasciato sul parterre il 6,71% a 8,41 euro, mentre Eni ha perso il 3,68% a 14,62 euro. In decisa frenata STM (-5,42% a 6,98 euro) dopo la buona performance di ieri. Telecom Italia (-1,89% a 1,088 euro) ha virato in negativo nel pomeriggio alla vigilia dell'incontro tra l'Ad Marco Patuano e il presidente Giuseppe Recchi con i vertici di Vivendi.
Sotto i riflettori FCA (-2,05% a 12,42 euro) in scia alle parole del presidente John Elkann rilasciate al Wall Street Journal. Elkann ha dichiarato che General Motors non è l'unica opzione per quanto riguarda il capitolo M&A, sottolineando però che è la migliore per fattibilità.
Ancora forti vendite sui titoli del comparto bancario con il Montepaschi che ha mostrato un tonfo del 7,47% a 1,423 euro. Nel corso del seduta il titolo della banca senese ha toccato i nuovi minimi storici a 1,422 euro. Male anche il resto del settore: Banco Popolare ha ceduto il 4,17% a 13,30 euro, Popolare dell'Emilia Romagna il 6,43% a 7,05 euro, Popolare di Milano il 6,35% a 0,839 euro, Intesa SanPaolo il 2,88% a 2,962 euro, Ubi Banca il 3,02% a 6,57 euro, Unicredit il 3,87% a 5,46 euro. Hanno sofferto ancora i titoli maggiormente legati alle sorti del petrolio con il Wti che ha proseguito la discesa sotto quota 51 dollari al barile: Saipem ha lasciato sul parterre il 6,71% a 8,41 euro, mentre Eni ha perso il 3,68% a 14,62 euro. In decisa frenata STM (-5,42% a 6,98 euro) dopo la buona performance di ieri. Telecom Italia (-1,89% a 1,088 euro) ha virato in negativo nel pomeriggio alla vigilia dell'incontro tra l'Ad Marco Patuano e il presidente Giuseppe Recchi con i vertici di Vivendi.
Sotto i riflettori FCA (-2,05% a 12,42 euro) in scia alle parole del presidente John Elkann rilasciate al Wall Street Journal. Elkann ha dichiarato che General Motors non è l'unica opzione per quanto riguarda il capitolo M&A, sottolineando però che è la migliore per fattibilità.