Piazza Affari chiude in deciso ribasso, Ftse Mib cede oltre il 2%. Finmeccanica in controtendenza
La Borsa di Milano ha chiuso in deciso ribasso in attesa di conoscere i risultati degli stress test sugli istituti bancari spagnoli. Secondo le indiscrezioni riportate da El Pais, le prime 6 banche del Paese avrebbero superato l'esame. Gli investitori temono anche la scure di Moody's. Lo scorso agosto l'agenzia statunitense aveva fatto sapere che il rating sul debito sovrano di Madrid (Baa3) sarebbe rimasto sotto revisione per un possibile downgrade fino a fine settembre. Quindi la paura che serpeggia nelle sale operative è un downgrade spagnolo nel weekend. Dagli Stati Uniti, dopo la revisione al ribasso del Pil del secondo trimestre, anche oggi i dati macro non esaltano gli operatori: i redditi personali di agosto hanno mostrato un rialzo dello 0,1% contro attese che indicavano +0,2%, mentre la spesa personale è cresciuta dello 0,5% (in linea con le stime). Inoltre, in tarda mattinata, Fitch ha annunciato di aver ridotto la stima sulla crescita 2012 dell'economia cinese e di quella indiana. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha ceduto il 2,29% a 15.095 punti.
Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Popolare di Milano ha ceduto il 4,22% a 0,408 euro, Monte dei Paschi il 2,88% a 0,225 euro, Unicredit il 3,58% a 3,232 euro, Ubi Banca il 3,16% a 2,876 euro, Banco Popolare il 2,84% a 1,165 euro, Intesa SanPaolo il 3,11% a 1,183 euro. Tra i finanziari sono scivolate anche Mediobanca (-1,98% a 4,158 euro) e Generali (-2,61% a 11,19 euro). Deboli i titoli del Lingotto: Fiat ha ceduto l'1,84% a 4,152 euro, mentre Fiat Industrial ha lasciato sul parterre il 3,24% a 7,605 euro. Telecom Italia ha perso l'1,39% a 0,78 euro dopo il Cda di ieri che, oltre a valutare le offerte arrivate per TI Media, ha discusso lo stato del processo di scorporo della rete di accesso. Finmeccanica ha svettato sul paniere principale di Piazza Affari con un rialzo dello 0,93% a 3,696 euro in scia alle indiscrezioni circa l'accelerazione nel processo di dismissione di Ansaldo Energia.
Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Popolare di Milano ha ceduto il 4,22% a 0,408 euro, Monte dei Paschi il 2,88% a 0,225 euro, Unicredit il 3,58% a 3,232 euro, Ubi Banca il 3,16% a 2,876 euro, Banco Popolare il 2,84% a 1,165 euro, Intesa SanPaolo il 3,11% a 1,183 euro. Tra i finanziari sono scivolate anche Mediobanca (-1,98% a 4,158 euro) e Generali (-2,61% a 11,19 euro). Deboli i titoli del Lingotto: Fiat ha ceduto l'1,84% a 4,152 euro, mentre Fiat Industrial ha lasciato sul parterre il 3,24% a 7,605 euro. Telecom Italia ha perso l'1,39% a 0,78 euro dopo il Cda di ieri che, oltre a valutare le offerte arrivate per TI Media, ha discusso lo stato del processo di scorporo della rete di accesso. Finmeccanica ha svettato sul paniere principale di Piazza Affari con un rialzo dello 0,93% a 3,696 euro in scia alle indiscrezioni circa l'accelerazione nel processo di dismissione di Ansaldo Energia.