Piazza Affari chiude in deciso rialzo, volano Banco Popolare e Bpm
Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo riscattandosi dopo lo scivolone di ieri. Il listino milanese è stato sostenuto dagli acquisti che hanno premiato i titoli del comparto bancario, ieri affossati dalle vendite. La scossa è arrivata questa mattina dal Giappone: con una mossa a sorpresa la Bank of Japan ha deciso di portare in negativo il tasso d'interesse per la prima volta nella sua storia al fine di stimolare le banche a concedere prestiti a fronte di un indebolimento dell'economia e di crescenti pressioni deflattive. I tassi sui depositi sono scesi a -0,1%. La Bank of Japan ha anche precisato di essere pronto a ulteriori mosse espansive se le condizioni del mercato lo renderanno necessario. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso la seduta con un progresso del 2,56% a 18.567 punti.
Le indiscrezioni di stampa sull'accelerazione nelle possibili nozze tra Banco Popolare e Popolare di Milano hanno messo il turbo ai due titoli: l'istituto veronese ha mostrato un balzo dell'8,26% a 8,445 euro, mentre la banca milanese è salita del 7,22% a 0,749 euro. Gli acquisti hanno premiato anche gli altri titoli del comparto bancario: Popolare dell'Emilia Romagna ha guadagnato il 4,87% a 0,749 euro, Montepaschi l'1,14% a 0,662 euro, Intesa SanPaolo il 4,13% a 2,618 euro. Salvatore Ferragamo (+3,68% a 20,82 euro) ha sfruttato i conti del 2015, archiviato con ricavi per 1,43 miliardi di euro (dato preliminare), il 7,4% in più rispetto a un anno prima (+1,3% a cambi costanti). Il dato ha inoltre battuto le previsioni degli analisti che si attendevano un giro d'affari pari a 1,41 miliardi di euro. Ben comprati anche le altre azioni del lusso come Luxottica che ha chiuso la seduta con un progresso del 3,89% a 57,35 euro.
Andamento contrastato per i titoli del Lingotto. CNH Industrial (+2,61% a 5,695 euro) ha chiuso il quarto trimestre con utili per 7,1 miliardi di dollari (circa 6,52 miliardi di euro), in contrazione dagli 8,36 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Gli utili sono invece più che raddoppiati da 87 milioni di dollari (79,9 milioni di euro) a 231 milioni. Male invece FCA (-1% a 6,385 euro) tra scambi sostenuti e dopo il tonfo di ieri quando il titolo del gruppo automobilistico aveva perso oltre 7 punti percentuali.
Le indiscrezioni di stampa sull'accelerazione nelle possibili nozze tra Banco Popolare e Popolare di Milano hanno messo il turbo ai due titoli: l'istituto veronese ha mostrato un balzo dell'8,26% a 8,445 euro, mentre la banca milanese è salita del 7,22% a 0,749 euro. Gli acquisti hanno premiato anche gli altri titoli del comparto bancario: Popolare dell'Emilia Romagna ha guadagnato il 4,87% a 0,749 euro, Montepaschi l'1,14% a 0,662 euro, Intesa SanPaolo il 4,13% a 2,618 euro. Salvatore Ferragamo (+3,68% a 20,82 euro) ha sfruttato i conti del 2015, archiviato con ricavi per 1,43 miliardi di euro (dato preliminare), il 7,4% in più rispetto a un anno prima (+1,3% a cambi costanti). Il dato ha inoltre battuto le previsioni degli analisti che si attendevano un giro d'affari pari a 1,41 miliardi di euro. Ben comprati anche le altre azioni del lusso come Luxottica che ha chiuso la seduta con un progresso del 3,89% a 57,35 euro.
Andamento contrastato per i titoli del Lingotto. CNH Industrial (+2,61% a 5,695 euro) ha chiuso il quarto trimestre con utili per 7,1 miliardi di dollari (circa 6,52 miliardi di euro), in contrazione dagli 8,36 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Gli utili sono invece più che raddoppiati da 87 milioni di dollari (79,9 milioni di euro) a 231 milioni. Male invece FCA (-1% a 6,385 euro) tra scambi sostenuti e dopo il tonfo di ieri quando il titolo del gruppo automobilistico aveva perso oltre 7 punti percentuali.