Piazza Affari chiude in deciso rialzo, vola Mps. Brillano Buzzi e FCA
Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo accelerando dopo la notizia dell'accordo sul cessate il fuoco in Ucraina. I leader di Russia, Ucraina, Germania e Francia hanno concordato la tregua per arginare il conflitto che sta devastando la zona orientale del Paese provocando forti tensioni tra Mosca e l'Occidente. A spingere i listini anche il varo del mini quantitative easing della Riksbank, la Banca centrale svedese. Nonostante lo stallo sulla questione Grecia, con l'Eurogruppo che ha di fatto rimandato ogni decisione alla riunione straordinaria di lunedì, la Borsa di Atene è volata chiudendo con un balzo di quasi il 7%. In Italia il Tesoro ha collocato Btp a 3, 7 e 15 anni per 8 miliardi di euro con i rendimenti scesi ai minimi storici. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo del 2,12% a 21.002 punti.
Brillanti i titoli di Piazza Affari che hanno interessi in Russia a partire da Buzzi Unicem, che ha mostrato un balzo del 5,41% a 11,87 euro, che genera circa il 10% del suo Ebitda in Russia e Ucraina. Importante l'esposizione anche per CNH Industrial (+3,22% a 7,045 euro) che vede circa il 55% dei propri ricavi arrivare da questi Paesi. In casa Lingotto su di giri anche FCA (+4,53% a 12,69 euro) con Sergio Marchionne che, in un'intervista al Financial Times, ha rilanciato il tema della fusione.
Il rimbalzo del petrolio si è fatto sentire su Eni, che ha guadagnato il 2,58% a 15,48 euro, e su Saipem, che ha mostrato un progresso del 2,09% a 8,78 euro. Tra le banche exploit di Mps (+13% a 0,485 euro) nonostante la maxi perdita da 5,34 miliardi di euro nel 2014 e il rialzo dell'importo dell'aumento a 3 miliardi. A spingere il titolo l'avvicinarsi dell'entrata del Tesoro nel capitale della banca senese. Ben comprati anche gli altri titoli del settore: Banco Popolare ha guadagnato il 4,55% a 12,86 euro, Popolare di Milano il 3,17% a 0,796 euro, Intesa SanPaolo il 5,07% a 2,732 euro, Ubi Banca il 3,56% a 6,53 euro, Mediobanca il 3,36% a 7,995 euro.
Brillanti i titoli di Piazza Affari che hanno interessi in Russia a partire da Buzzi Unicem, che ha mostrato un balzo del 5,41% a 11,87 euro, che genera circa il 10% del suo Ebitda in Russia e Ucraina. Importante l'esposizione anche per CNH Industrial (+3,22% a 7,045 euro) che vede circa il 55% dei propri ricavi arrivare da questi Paesi. In casa Lingotto su di giri anche FCA (+4,53% a 12,69 euro) con Sergio Marchionne che, in un'intervista al Financial Times, ha rilanciato il tema della fusione.
Il rimbalzo del petrolio si è fatto sentire su Eni, che ha guadagnato il 2,58% a 15,48 euro, e su Saipem, che ha mostrato un progresso del 2,09% a 8,78 euro. Tra le banche exploit di Mps (+13% a 0,485 euro) nonostante la maxi perdita da 5,34 miliardi di euro nel 2014 e il rialzo dell'importo dell'aumento a 3 miliardi. A spingere il titolo l'avvicinarsi dell'entrata del Tesoro nel capitale della banca senese. Ben comprati anche gli altri titoli del settore: Banco Popolare ha guadagnato il 4,55% a 12,86 euro, Popolare di Milano il 3,17% a 0,796 euro, Intesa SanPaolo il 5,07% a 2,732 euro, Ubi Banca il 3,56% a 6,53 euro, Mediobanca il 3,36% a 7,995 euro.