News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in deciso rialzo, acquisti sostenuti su Eni, Enel e Telecom -1-

Piazza Affari chiude in deciso rialzo, acquisti sostenuti su Eni, Enel e Telecom -1-

Pubblicato 1 Febbraio 2011 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:18
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in deciso rialzo lasciandosi alle spalle le tensioni geopolitiche scatenate dalle rivolte in Egitto. Il listino meneghino ha accelerato al rialzo nel pomeriggio in scia all'andamento positivo di Wall Street, sostenuta dall'Ism manifatturiero di gennaio salito oltre le attese a 60,8 punti. Il rally di Piazza Affari, nonostante i rialzi sostenuti delle ultime settimane, non sembra quindi destinato ad interrompersi. E' questa la visione di Equita contenuta nel consueto report mensile sul mercato azionario italiano. Secondo la sim milanese, quindi, "il bull market non è finito perché i dati macro puntano in modo pressoché univoco ad una crescita sostenuta nel primo semestre 2011. Inoltre la forte crescita degli utili e l'ottima generazione di cassa consentiranno alle aziende di aumentare i dividendi". E così a Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato il 2,15% a 22.525 punti (massimi intraday), mentre il Ftse All Share è avanzato del 2,07% a quota 23.122.

Eni grande protagonista di giornata. Il titolo del colosso oil ha infatti guadagnato il 4,10% a 18,01 euro. Il gruppo di San Donato ha deciso di evacuare 289 dipendenti ma, al momento, le attività in Egitto proseguono regolarmente "però ci sono rischi - sottolinea Equita - nel caso in cui la situazione si aggravasse portando all'interruzione del canale di Suez o all'interruzione dei terminali di carico". Eni non ha in agenda nuovi progetti in Egitto nei prossimi 2-3 anni e quindi, secondo la sim milanese, "il rischio di ritardo nei target produttivi a causa dell'incertezza politica è limitato". Tonica anche Enel (+2,24% a 4,22 euro) dopo che Morgan Stanley ha portato il target price del colosso elettrico a 5,3 euro dal precedente 5 euro, confermando la raccomandazione overweight. "La ristrutturazione del debito di gruppo - ha spiegato il broker - porterà una serie di vantaggi, tra cui ridurre lo sconto a cui è scambiato il titolo che noi consideriamo sottovalutato". Secondo Morgan Stanley Enel centrerà l'obiettivo di 45 miliardi di debito netto al 2010 e riuscirà a scendere a 41 miliardi nel 2012. Inoltre la riduzione "porterà ad una maggiore crescita dell'utile per azione e supporterà il dividendo del gruppo, che è già uno dei più elevati in Europa".