Piazza Affari ancora ingolfata nel day after Bce e caduta Draghi. Temi e titoli da seguire oggi
Piazza Affari fatica a risalire dopo le sottoperformance degli ultimi giorni dettate dalla crisi di governo sfociata nella caduta del governo Draghi con scioglimento delle Camere ed elezioni anticipate fissate per il 25 settembre. Aldilà del caso Italia, ieri si è confermato il periodo di recupero delle Borse con Wall Street che ha chiuso positiva sotto la spinta dei forti numeri diffusi da Tesla.
I mercati hanno assorbito senza contraccolpi la decisione della Bce di alzare i tassi per la prima volta dal 2011, sorprendendo con un rialzo di ben 50 punti base, anche se il mercato era già parzialmente preparato a un possibile rialzo più corposo. La banca centrale europea ha anche introdotto il Transmission Protection Instrument (TPI) che potrà essere attivato se un ingiustificato allargamento degli spread renda inefficace la trasmissione della politica monetaria. Il nuovo strumento presenta delle condizioni: osservanza delle norme fiscali EU, assenza di procedure di infrazione, assenza di sbilanci macroeconomici severi, sostenibilità fiscale, politiche economiche sane e sostenibili e in linea con gli impegni presi con il Recovery and Resilience Facility.
Durante la conferenza stampa di ieri la Lagarde ha evidenziato come sia implicito un certo grado di discrezionalità del TIP all`interno del framework individuato, sottolineando inoltre come i reinvestimenti dei titoli in scadenza del PEPP continuino a rimanere la prima linea di intervento.
Oggi sul fronte macro focus sugli indici PMI flash di luglio, mentre l’earning season vivrà una giornata con pochi spunti in attesa dei numeri delle Big Tech in arrivo la prossima settimana, in particolare Apple e Amazon.
Ancora giù le banche
Il Ftse Mib dopo i primi scambi segna -0,34% a 21.123 punti. Sul parterre di Piazza Affari si conferma la debolezza di Unicredit (-1,36%) e Intesa (-0,6%) tra i titoli più penalizzati dalla caduta del governo Draghi e dal conseguente balzo dello spread Btp/Bund (che stamattina ha aperto in area 235 pb).
In territorio positivo invece Italgas (+0,6%) e Snam (+0,4%).
Riflettori anche su TIM (-0,5% a 0,2192 euro) con Moody’s che ha declassato i rating sulla maggiore tlc italiana. L’agenzia di rating spiega come il downgrade riflette l’aspettativa che la sua leva finanziaria rimanga elevata e il suo flusso di cassa rimanga negativo nei prossimi 2-3 anni, a causa delle condizioni di mercato altamente competitive in Italia e delle elevate esigenze di investimento, combinate con il previsto rallentamento macroeconomico. Intanto indiscrezioni stampa vedono Vivendi, socio di riferimento di Tim con il 24%, alzare la valutazione della rete in area 31-34 miliardi, ben superiore sia a quanto stimato dagli analisti (17-21 miliardi) sia a quella degli advisor indipendenti di Tim (25 miliardi). Il rischio adesso è che i tempi per l’approdo alla rete unica si allunghino anche alla luce della crisi di governo.