Piazza Affari ancora in calo per la nona seduta consecutiva. Vendite su Ferragamo dopo i conti, Leonardo tenta di reagire
Piazza Affari prosegue la sua discesa. Per la nona seduta consecutiva la Borsa di Milano si muove in territorio negativo. A poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni l’indice Ftse Mib perde lo 0,70% muovendosi in area 22.140 punti. Leggermente più contenuti i cali sui listini europei, con Francoforte che cede lo 0,56%, Parigi ilo 0,22% e Londra lo 0,40%. A condizionare gli scambi la chiusura in rosso di Wall Street che paga i ritardi circa l’approvazione della riforma fiscale. In ribasso anche i listini asiatici questa mattina, con la Borsa di Tokyo che ha terminato con una flessione di un punto e mezzo percentuale, nonostante il buon dato sul Pil giapponese, che ha mostrato una crescita per il settimo trimestre consecutivo, la serie più lunga in 16 anni. L’azionario ha scontato le flessioni della maggior parte dei settori, in particolare dei titoli energetici, che hanno accusato il calo del petrolio. Il greggio ha ampliato questa mattina le perdite innescate ieri a Wall Street dopo la pubblicazione del report dell’Iea, che ha tagliato le stime sulla domanda mondiale. Sul listino milanese poi pesa l’indiscrezione, secondo cui la Commissione europea ha deciso di inviare una nuova lettera di chiarimento all‘Italia sulla manovra 2018 e sui conti 2017.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari, male Saipem che cede quasi 3 punti percentuali, guidando la discesa dei petroliferi. Vendite anche su Buzzi Unicem (-1,1%) che riflette i timori sul comparto costruzioni dopo che Astaldi ieri a mercato chiuso ha tagliato la sua guidance sul rischio default del Venezuela. Astaldi nel frattempo non riesce ad aprire, segnando un ribasso teorico di oltre 20 punti percentuali. Intonazione negativa anche per i bancari, con Banco Bpm e Ubi Banca che lasciano sul terreno circa l’1 per cento.
Ma sul fondo del paniere principale di Piazza Affare finisce Salvatore Ferragamo con un calo del 5% all’indomani della pubblicazione dei risultati finanziari. La maison ha riportato nei primi nove mesi un utile netto in calo del 28% a 79 milioni di euro.
Tra i pochi positivi del paniere Ftse Mib, Leonardo che con un progresso di quasi il 2% tenta di recuperare il terreno perso nei giorni scorsi. Ieri il titolo del gruppo della difesa è sceso del 4,81% a ridosso della soglia dei 10 euro, livello che non viola al ribasso da settembre 2016. Timido tentativo di recupero anche per Telecom Italia, che segna un +0,7% dopo aver chiuso ieri con un tonfo di quasi 3 punti percentuali sui minimi a oltre un anno.