Notizie Notizie Italia Il petrolio scende, ma in Italia i prezzi dei carburanti sono al top in Ue. Tutta colpa delle tasse

Il petrolio scende, ma in Italia i prezzi dei carburanti sono al top in Ue. Tutta colpa delle tasse

5 Novembre 2014 13:48

Mentre  le quotazioni del petrolio continuano a scendere, con il Brent che viaggia oggi in area 82 dollari al barile e il Wti che si muove sui 77 dollari al barile, l’Italia si tiene stretto il “primato” di Paese con i prezzi dei carburanti più elevati d’Europa.  A denunciare ancora una volta questo scenario è  il Codacons, che chiama in causa la tassazione record che vige su benzina e gasolio. 

Automobilisti italiani: per il pieno si spendono 384 euro all’anno in più rispetto agli altri Paesi
Gli automobilisti italiani sono i più tartassati d’Europa sul fronte dei carburanti. Per benzina e gasolio, infatti, pagano listini sensibilmente più elevati rispetto agli altri paesi europei. I numeri snocciolati oggi dall’associazione dei consumatori parlano chiaro: “La verde costa in Italia mediamente 1,725 euro al litro, contro una media europea di 1,401 euro; ciò significa che gli italiani pagano mediamente un litro di benzina 0,32 euro in più rispetto agli automobilisti europei, con una maggiore spesa su base annua pari a 384 euro”. Alla base del divario con il Resto d’Europa, l’elevata tassazione che vige sui carburanti nel nostro paese: oggi per ogni litro di benzina acquistato, 1,060 euro se ne va in tasse.

“E’ una vergogna che gli italiani siano costretti ancora a pagare tasse per guerre, terremoti ed alluvioni del passato, attraverso il perverso meccanismo delle accise di scopo che finiscono nel dimenticatoio ingrassando le casse dello Stato a discapito dei consumatori, sempre più impoveriti da una pressione fiscale insostenibile”, afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

Che le tasse siano il freno principale alla discesa dei prezzi dei carburanti alla pompa in Italia trova d’accordo anche Assopetroli-Assoenergia. Nel mese di ottobre il carico fiscale sui carburanti si è attestato al 61,5% sul prezzo al consumo (benzina verde). “Il dato che colpisce – si legge in una nota – è che nel solo differenziale il 93,6% per la benzina e il 98% per il gasolio sono tasse. A ottobre il consumatore italiano ha pagato in media la benzina 26,5  cent/litro e il gasolio 24,5 cent/litro, in più che nel resto d’Europa”.

Sulla base dei dati forniti dalla Commissione europea e dal Mise, nel mese da poco concluso, la media aritmetica del prezzo al consumo praticato nei 28 paesi Ue mette in luce che per la benzina, il prezzo italiano è più alto di 26,5 cent/litro, di cui ben 24,8 sono dovuti alle maggiori imposte (accise e iva) e solo 1,7 ad un maggiore prezzo industriale; per il gasolio, il prezzo italiano è più alto di 24,5 cent/litro, di cui ben 24 sono dovuti alle maggiori imposte (accise e iva) e solo 0,5 ad un maggiore prezzo industriale.