Petrolio: Russia e Opec in cerca di accordo per tagliare la produzione
Balzo in avanti delle quotazioni. L’agenzia di stampa russa Tass riporta le parole del ministro dell’Energia russo sulla ricerca di un accordo per un taglio della produzione con l’Opec e altri Paesi produttori
Il ministro dell’Energia russo Alexander Novak ha confermato la disponibilità della Russia a partecipare a un incontro con l’Opec e altri Paesi produttori di petrolio per fare il punto della situazione sulla crisi dei prezzi, con la possibilità di ridurre le quote di produzione.
Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Tass. La notizia ha provocato un’immediata reazione dei prezzi del petrolio. Brent e Wti si sono mossi al rialzo di oltre 5 punti percentuali, in area 35 dollari al barile nel primo caso e in zona 34 dollari nel secondo. Il movimento fa seguito ai guadagni delle passate sedute, messi a segno dai minimi del 20 e 21 gennaio. Da allora i prezzi del barile di petrolio sono saliti di quasi 30 punti percentuali.
A spingere le quotazioni sono state le prime informazioni sulla possibilità di un incontro tra i Paesi produttori. “I membri dell’Opec – ha dichiarato Novak ai giornalisti – stanno cercando di organizzare un meeting con la partecipazione anche di Paesi non-Opec a febbraio. Per parte nostra confermiamo la nostra partecipazione all’eventuale riunione”. La data dell’incontro non è stata ancora fissata ma la possibilità che si parli si un taglio della produzione ha spinto al rialzo i prezzi del barile. L’iniziativa, lanciata dall’Arabia Saudita, ha incontrato il parere positivo si altri Paesi del cartello dei produttori come l’Iraq, il cui ministro del Petrolio Adil Abdul Mahdi ha dichiarato che “i due maggiori produttori di petrolio, Arabia Saudita e Russia, stanno cooperando con altri paesi per ridurre la produzione”. Il taglio potrebbe arrivare fino al 5% dell’output.