Petrolio ancora sotto pressione dopo tonfo -3% vigilia. ‘Virus mutante e Brexit: l’incubo prima di Natale’
Giornata di ribassi per i prezzi del petrolio, con le quotazioni del WTI e del Brent che continuano a capitolare, dopo essere affondate del 3% circa alla sessione della vigilia.
Incide ancora la preoccupazione per la variante Covid identificata nel Regno Unito, che ha portato l'Europa a bloccare il voli verso e dal paese.
Interpellato dalla Cnbc Stephen Innes, chief market strategist presso Axi, ha parlato dell'arrivo di "uno scenario da incubo prima del Natale, con la combinazione di un 'virus mutante' e le ansie legate alla Brexit'.
Innes ha fatto riferimento, anche, a una condizione di ipercomprato per il mercato del petrolio, facendo notare che il rapporto di posizioni long verso le posizioni short è di 4 a 1 e che dunque, a suo avviso, un sell off è inevitabile.
I prezzi del contratto WTI cedono l'1,21% a $47,41 mentre quelli del Brent arretrano dello 0,94% a $50,43 al barile.
Incide ancora la preoccupazione per la variante Covid identificata nel Regno Unito, che ha portato l'Europa a bloccare il voli verso e dal paese.
Interpellato dalla Cnbc Stephen Innes, chief market strategist presso Axi, ha parlato dell'arrivo di "uno scenario da incubo prima del Natale, con la combinazione di un 'virus mutante' e le ansie legate alla Brexit'.
Innes ha fatto riferimento, anche, a una condizione di ipercomprato per il mercato del petrolio, facendo notare che il rapporto di posizioni long verso le posizioni short è di 4 a 1 e che dunque, a suo avviso, un sell off è inevitabile.
I prezzi del contratto WTI cedono l'1,21% a $47,41 mentre quelli del Brent arretrano dello 0,94% a $50,43 al barile.