Persiste la mancanza di forza dell’indice italiano mentre oltreoceano si approda a nuovi massimi

Settimana che comincia col segno negativo dopo che l’indice americano ha toccato ancora una volta nuovi massimi storici. Sotto i riflettori il report sul mercato del lavoro americano che ha mostrato dati contrastanti: da una parte il numero delle buste paga nel settore privato sopra le attese, dall’altra l’aumento del tasso di disoccupazione e inflazione salariale al di sotto delle aspettative. Queste ultime due componenti del report hanno contribuito a frenare le aspettative di un rialzo eccessivo dell’inflazione favorendo, come abbiamo visto poi in chiusura di giornata, un ulteriore avanzata dei titoli tecnologici che hanno supportato il listino principale. In Area Euro invece i mercati sono stati più incerti, ritornano i timori per la diffusione della variante delta del Covid che sta dilagando nel Regno Unito. Ciò ha penalizzato i titoli più ciclici che hanno un peso maggiore nei listini del vecchio continente.
Ftse Mib in laterale, deboli i finanziari
Indice italiano che arranca, lottando per rimanere al di sopra dei 25.000 punti. Durante la settimana ha violato più volte la trendline rialzista partita da fine gennaio. Il Ftsemib soffre in un contesto di stabilizzazione o comunque diminuzione dei rendimenti penalizzato dalla presenza massiccia di titoli finanziari tra i suoi componenti. Supporti importanti sono situati in area 24.900 e 24.500 punti, la tenuta dei quali è di fondamentale importanza per mantenere un quadro tecnico costruttivo. L’RSI intorno ai 50 punti, territorio neutrale, evidenzia la perdita di momentum dell’indice, pertanto si consiglia una certa prudenza per eventuali ingressi long anche considerando la corsa già effettuata dall’indice da inizio novembre. Per utilizzare prodotti a leva come i turbo open end, riteniamo opportuno attendere l’interessamento dei livelli sopracitati 24.900 o 24.500 oppure il superamento dei 25.600 punti. Stagionalmente luglio è un mese volatile con una liquidità ridotta nel mercato in attesa della pausa estiva per cui ribadiamo la necessità di cautela.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Long UniCredit ISIN DE000HV4L2D8 con leva 9,25 volte e strike a 22788,954455 punti, oppure ISIN DE000HV4L2E6 con leva 10,2 volte e strike 23042,445134 punti.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Short UniCredit ISIN DE000HV4LSW0 con leva 10 volte e strike a 27558,905852 punti.
S&P 500 centra ripetutamente nuovi massimi storici
Continua la corsa inarrestabile del principale indice americano. All’inizio è stata la forza dei titoli tecnologici a trainare l’SP500 sopra i 4300, ma nelle ultime sedute, grazie anche al via libera della Fed ai riacquisti e ai dividendi delle banche la forza si è estesa anche ad altri settori. L’ampiezza del mercato è aumentata e ciò è evidenziato anche dalla linea del numero di rialzi e ribassi (Advance/Decline Line, il più importante indicatore di ampiezza del mercato). Questo è un segnale positivo per la sostenibilità del movimento. Evidenziamo che l’RSI è in ipercomprato, ciò non vuol dire che il movimento al rialzo sia esaurito, però per eventuali ingressi long sarebbe più opportuno attendere l’interessamento dei 4281 che costituiscono la chiusura della settimana scorsa o comunque attendere che gli oscillatori scarichino un po’ gli eccessi. Sebbene il quadro tecnico e fondamentale sia positivo per l’indice, considerando la stagionalità del mese di luglio riteniamo che la soluzione migliore sia aspettare uno storno per entrare a mercato con un rapporto rischio/rendimento migliore.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Long UniCredit ISIN DE000HV4KH35 con leva 8,19 volte e strike a 3724,291619 punti, oppure ISIN DE000HV4LSF5 con leva 11,72 volte e strike 3916,737674 punti.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Short UniCredit ISIN DE000HV8BKM0 con leva 9,08 volte e strike a 4883,442755 punti.