News Notizie Mondo Il passo sicuro dell’economia svizzera (Fondionline.it)

Il passo sicuro dell’economia svizzera (Fondionline.it)

Pubblicato 27 Marzo 2007 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:42
TRAINATA IN PARTICOLARE DALLE BANCHE E DALLE ASSICURAZIONI, L'ECONOMIA SVIZZERA HA VISSUTO IL SUO MIGLIOR ANNO DAL 2000.
L'anno scorso l'economia svizzera ha registrato la crescita più elevata dal 2000. La crescita è stata del 2,7%, contro l'1,9% nel 2005. Tuttavia, pur toccando un tasso di crescita record, la variazione del Prodotto interno lordo è rimasta leggermente al di sotto delle previsioni. Secondo le ultime indicazioni fornite dalla Segreteria di Stato dell'economia, per l'anno in corso potrebbe verificarsi un rallentamento della crescita economica. L'analisi della crescita del PIL degli ultimi trimestri lascia trasparire chiaramente che la congiuntura positiva è strettamente dipendente dal contributo dalle attività finanziarie (+7,6% nel 2006, +6% nel 2005).Il governo elvetico sta puntando al graduale miglioramento delle condizioni micro- economiche per supportare la crescita del Pil. Il piano messo a punto dai vertici svizzeri include misure che mirano ad un incremento della concorrenza: liberalizzazione del settore utilities ed eliminazione delle restrizioni commerciali tra i Cantoni. Allo studio ci sono anche misure per rinforzare la situazione finanziaria del social security system. Anche se le riforme trovano duri ostacoli in parlamento a causa dell'opposizione dei rappresentati di alcuni settori produttivi (in primis l'agricoltura), alcune misure -legate spesso all'evoluzione seguita dai mercati UE- sono destinate ad avere un impatto significativo sulle previsioni di medio termine.Il budget dello Stato presenta un surplus per il 2006, e le previsioni indicano che tale trend potrà affermarsi anche nell'anno in corso. La Swiss National Bank (la Banca Centrale) ha provveduto ad alzare gradualmente il costo del denaro negli ultimi quindici mesi. Le previsioni formulate degli esperti indicano che il costo del denaro potrebbe raggiungere il 2,5% nei prossimi mesi (soprattutto se troveranno conferma le aspettative relative alla crescita del Pil). Il tasso di inflazione dovrebbe subire un leggero incremento, senza però avvicinarsi alla soglia massima del 2%. (segue).