Parte bene l’earning season Usa, Alcoa batte le attese e torna all’utile
Inizia sotto i migliori auspici la nuova earning season statunitense. Ieri sera, dopo la chiusura dei mercati, Alcoa ha sancito il suo ritorno all’utile. Il colosso dell’alluminio, dopo tre trimestri consecutivi di perdite, ha archiviato il terzo trimestre del 2009 con un utile netto di 77 mln di dollari che si confronta con l’utile di 268 mln dell’analogo periodo 2008 e alla perdita netta di 312 mln del secondo trimestre 2009. Al netto delle poste straordinarie e degli oneri da ristrutturazione l’utile netto risulta di 39 milioni di euro, pari a 0,04 dollari per azione. Battuto il consensus che puntava a un nuovo trimestre in perdita con Eps negativo per 0,09 dollari.
I ricavi risultano scesi lo scorso trimestre a 4,62 mld di dollari, anche in questo caso sopra le attese del mercato (4,51 mld il consensus). Nell’analogo trimestre 2008 risultavano di 7 mld, mentre nel secondo trimestre 2009 erano stati di 4,2 mld.
“Le misure messe in atto nella prima metà dell’anno stanno avendo forti e positivi impatti sulla nostra profittabilità”, ha sottolineato Klaus Kleinfeld, presidente e ceo di Alcoa, che ritiene il suo gruppo sulla buona strada per ben performare quando ci sarà una ripresa della domanda. Alcoa, a seguito della crisi e del forte calo della domanda di alluminio, ha tagliato del 20% la propria produzione con tagli al personale per 19.000 unità dal giugno 2008 a oggi.
Il mercato si attende un ulteriore rafforzamento dei conti per Alcoa nei prossimi trimestri (consensus Bloomberg è di Eps a 0,06 dollari nell’ultimo quarter del 2009). Settimana scorsa Deutsche Bank ha alzato la raccomandazione su Alcoa a buy ritenendo che il gruppo minerario Us sarà capace di rimpinguare gli utili nei prossimi trimestri anche in virtù delle attese di crescita dei prezzi dell’alluminio (DB stima prezzo metallo a 0,83 dollari a libra nel 2010 e 1 dollaro nel 2011).
Oggi sono in programma le trimestrali di Marriott International e PepsiCo. Earning season che entrerà nel vivo la prossima settimana con i conti di Intel Corp e Johnson & Johnson.