Oro ancora in calo, i fattori chiave

Prosegue la discesa dell’oro in un clima di maggiore propensione al rischio sui mercati dopo il disgelo tra Usa e Cina sul fronte commerciale. Prima dell’avvio delle Borse europee, il prezzo spot dell’oro si muove in flessione dell’1,4% circa in area 3.134 dollari l’oncia.
“L’oro è in forte calo per il secondo giorno consecutivo. Le perdite dell’oro si verificano in un clima di de-escalation sia sul fronte commerciale sia su quello geopolitico, due dei principali fattori che in precedenza avevano alimentato i guadagni del metallo giallo”, segnala Samer Hasn, analista di mercato senior presso XS.com.
“I dazi non verranno rimossi del tutto e potrebbero in ultima analisi creare condizioni sfavorevoli per l’oro – aggiunge tuttavia l’esperto -. L’inaspettato rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo di aprile negli Usa non è stato sufficiente ad alleviare le preoccupazioni sull’inflazione futura. Secondo il Wall Street Journal, i dati non hanno contribuito molto a incoraggiare la Fed ad abbandonare la sua attuale posizione di ““wait-and-see””. Di conseguenza, secondo i dati del FedWatch Tool del CME, i mercati non si aspettano più un taglio dei tassi prima di settembre, avendo in precedenza considerato giugno o luglio come possibili finestre per un allentamento monetario.