Ordini industria tedeschi sostengono l’euro
Giro di boa di giornata con verve ritrovata per l’euro grazie al progresso a sorpresa degli ordini industriali tedeschi. A marzo sono saliti del 2,2% su base mensile mentre il consensus di mercato pronosticava un calo dello 0,5 per cento. La divisa unica europea ha subito reagito portandosi sopra quota 1,31 rispetto al dollaro e toccando un massimo intraday a 1,313. Euro che era reduce dal dietrofront della vigilia dopo che Mario Draghi ha ribadito la possibilità che la Bce intervenga ulteriormente di fronte a ulteriori deterioramenti del quadro macroeconomico.
Tra le altre valute spicca oggi il deprezzamento del dollaro australiano a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare il costo del denaro dal 3 al 2,75%, sui nuovi minimi storici al fine di stimolare al meglio la crescita. La maggior parte degli analisti si attendeva tassi invariati. Il governatore della banca centrale, Glenn Stevens, ha sottolineato la debolezza del trend economico del Paese mentre l’inflazione si mantiene in linea con gli obiettivi prestabiliti.
Il cross dollaro australiano/dollaro Usa è sceso questa mattina fino a 1,0164 e ora viaggia in area 1,0185, in calo di oltre lo 0,5% rispetto ai livelli della vigilia.