Ora solare 2015: orologi indietro di un’ora. Con ora legale risparmi per quasi 90 mln di euro
Il ritorno dell’ora solare in Italia è oramai alle porte. Questo fine settimana, nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre, alle ore 3, bisognerà spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. L’ora legale tornerà in vigore dal 27 marzo 2016.
Secondo i calcoli effettuati da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, durante il periodo di ora legale, iniziato lo scorso 29 marzo, grazie a quell’ora quotidiana di luce in più, l’Italia ha risparmiato complessivamente 552,3 milioni di kilowattora (549,7 milioni di kWh il dato del 2014), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 210 mila famiglie.
Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, ricorda Terna, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
Quanto ai costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale circa 89,3 milioni di euro, considerando che per il cliente finale 1 kilowattora è costato, nel periodo in esame, in media 16,17 centesimi di euro al netto delle imposte. Dal 2004 al 2015 il risparmio complessivo del Paese è stato di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora, pari a un valore di circa 1 miliardo e 79 milioni di euro.