Notizie Notizie Mondo Ocse: ripresa in Italia nel 2014 con Pil +0,6%. Debito continua a salire, possibili nuove manovre

Ocse: ripresa in Italia nel 2014 con Pil +0,6%. Debito continua a salire, possibili nuove manovre

19 Novembre 2013 11:07

La ripresa in Italia arriverà nel 2014 ma la fiacchezza dell’economia resterà grande. Bene il deficit ma il debito continua a salire. Parola dell’Ocse. Il Pil in Italia è stimato crescere dello 0,6% nel 2014 e dell’1,4% nel 2015 dopo aver segnato quest’anno una contrazione dell’1,9%. E’ quanto prevedono i dati diffusi dall’Ocse nel suo Economic Outlook, che rivedono al ribasso le attese per il 2013 (da -1,8%) ma al rialzo quella sull’anno prossimo (da +0,5%). Per l’organizzazione parigina l’Italia è l’unico Paese del G7 ancora in recessione anche se ne sta uscendo. La ripresa sarà trainata dalle esportazioni che sono attese in aumento del 3,6% nel 2014 e del 4,9% nel 2015 (invariata nel 2013), mentre la domanda interna, in calo del 2,6% quest’anno, dovrebbe rimanere stabile nel 2014 (+0,1%) e mostrare una crescita del’1,1% nel 2015. Ma l’organizzazione avverte: la prevista ripresa italiana potrebbe essere compromessa se lo stato di salute del sistema bancario porterà a una restrizione del credito e interromperà il normale ciclo degli investimenti. Il programma Omt della Bce, sottolinea l’organizzazione, ha limitato con successo l’impatto della crisi ma restano rischi sul fronte fiscale fino a quando non si registrerà un marcato calo del rapporto debito-Pil. Dal lato positivo gli investimenti, e quindi di conseguenza il Pil, potrebbero riprendersi in maniera più solida del previsto, soprattutto se il programma di rimborso dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese riuscirà a dare una spinta concreta all’economia, piuttosto che il modesto impatto incluso in queste previsioni.

Disoccupazione in Italia salirà ancora al 12,4% nel 2014
La disoccupazione in Italia resterà alta. Le previsioni dell’Ocse sono per un tasso di disoccupazione in crescita nel 2014 al 12,4% dal 12,1% del 2013, per poi tornare al 12,1% nel 2015. Il picco dovrebbe arrivare nel secondo trimestre del 2014. Il livello di senza lavoro nei prossimi due anni, spiega l’Ocse, è destinato a rimanere elevato, dal momento che è probabile che l’impatto della crescita della domanda all’inizio si tradurrà in un aumento delle ore lavorate in media dalle persone già occupate. La tasse sul lavoro, raccomanda l’Ocse, devono essere ulteriormente ridotte. A detta dell’organizzazione, mettere in pratica le recenti riforme è essenziale per rafforzare l’ancora debole ripresa e un’ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro dovrebbe essere parte di una coerente riforma fiscale complessiva.

Deficit migliora ma il debito continua a salire
Il deficit in Italia è migliorato mentre continua a salire il debito. Secondo l’Ocse, con un rapporto debito-Pil ancora in aumento, ci sarà bisogno di una stretta di bilancio intensa almeno quanto programmato nel 2014-15 e per garantirne una rapido declino potrebbe esserci il bisogno di nuove misure di aggiustamento. Dal 132,7% del Pil nel 2013, il debito nel 2014 crescerà al 133,2% e comincerà a scendere solo nel 2015 al 132,6%. L’Ocse sottolinea come nonostante il difficile scenario, il governo italiano sia riuscito a mantenere il livello di consolidamento fiscale nel 2013 ed evidenzia l’importanza dell’ulteriore aggiustamento annunciato (pari allo 0,5% del Pil previsto per il 2015) che da solo dovrebbe garantire l’inizio di un calo del rapporto debito-Pil. Per l’organizzazione con sede a Parigi, il deficit in Italia diminuirà dal 3% nel 2013 al 2,8% nel 2014 e al 2% nel 2015.

Crescita globale più debole causa rallentamento economie emergenti
La crescita del Pil dei 34 Paesi Ocse dovrebbe accelerare dal tasso dell’1,2% di quest’anno a +2,3% nel 2014 e +2,7% nel 2015. L’Ocse vede l’economia mondiale crescere ad un tasso del 2,7% quest’anno prima di accelerare a +3,6% nel 2014 e +3,9% nel 2015. Il ritmo della ripresa mondiale è più debole rispetto alle previsioni dello scorso maggio, rimarca il report dell’Ocse, in gran parte a causa del peggioramento delle prospettive di alcune economie emergenti.

Gli Stati Uniti sono visti crescere al ritmo del 2,9% nel 2014 e del 3,4% nel 2015. In Giappone invece il Pil dovrebbe crescere dell’1,5% nel 2014 e dell’1% nel 2015. Per l’area dell’euro è vista una graduale ripresa, con una crescita dell’1% nel 2014 e 1,6% nel 2015. La disoccupazione dell’area euro è vista ridiscendere sotto il 12% solo nel 2015. L’Ocse mette in evidenza come la crescita cinese abbia iniziato a risollevarsi anche se rimane più debole di quanto previsto nella maggior parte delle altre principali economie emergenti con un gruppo di paesi emergenti membri dell’Ocse – Cile, Turchia, Messico, Corea e Israele – che continua a crescere più velocemente di altre economie avanzate.