News Obbligazionario: potenziali positivi dal possibile calo dei premi al rischio

Obbligazionario: potenziali positivi dal possibile calo dei premi al rischio

Pubblicato 25 Novembre 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:14

Di seguito pubblichiamo un commento sul mercato obbligazionario di Christof Stegmann e Mario Fraefel, gestori del fondo JB Credit Opportunities Bond di Swiss & Global Asset Management. Dopo essere riusciti a creare valore per i risparmiatori nel corso del 2013, i due esperti tratteggiano le possibili evoluzioni del mercato del titoli di credito per i prossimi mesi. Se quest'anno il buon andamento delle obbligazioni a tasso elevato e di quelle societarie ha consentito di compensare la fase temporanea di debolezza dei paesi emergenti, il 2014 potrebbe essere caratterizzato da una riduzione dei premi al rischio e dalla sovra performance dei titoli a tasso elevato e dei paesi emergenti.




Le condizioni quadro economiche dei titoli di credito permangono favorevoli, sebbene i migliori guru nel campo della congiuntura abbiano leggermente ribassato le loro aspettative di crescita per l'economia mondiale a causa del rallentamento nei paesi emergenti. Le moderate aspettative di inflazione nei più importanti paesi industrializzati dovrebbero essere accompagnate ancora per un pò dalla forte politica monetaria espansionistica delle principali banche centrali e si prevede che i tassi rimangano per il momento bassi. In questo scenario, ci si deve continuare ad attendere una domanda elevata da parte degli investitori in riferimento ad alternative che offrano interessi maggiori, come le obbligazioni societarie con rating più bassi o emittenti da altre regioni del mondo.




Presenza di potenziale per premi di rischio in calo

I premi di rischio (spread) dei vari segmenti creditizi si aggirano intorno ai 140 punti base per le obbligazioni societarie globali investment grade, 320 punti base per le obbligazioni dei paesi emergenti e 470 per quelle a tasso elevato. Nel confronto storico, i premi di rischio sono vicini ai valori medi di lungo periodo e ancora nettamente lontani dai valori più bassi. La valutazione risulta equa e lascia sperare in una riduzione degli spread, in considerazione dei buoni fondamentali delle aziende e dei paesi emergenti.




"I nostri calcoli dei vari scenari prevedono le migliori possibilità di ricavo per le obbligazioni a tasso elevato e per quelle dei paesi emergenti", sostengono Christof Stegmann e Mario Fraefel Gestori del JB Credit Opportunities Bond Fund di Swiss & Global Asset Management, secondo cui "entrambi questi segmenti sono sovraponderati nel fondo, ognuno con dieci punti percentuali. Al contrario, le obbligazioni societarie investment grade e le liquidità sono sottoponderate nella stessa misura, in quanto i ricavi complessivi attesi sono inferiori". 




Prudenza nella scelta dei titoli

L'enorme domanda di titoli di credito ha anche il suo rovescio della medaglia. La qualità delle obbligazioni di nuova emissione sta scendendo. Sono indicazioni in tal senso le seguenti tendenze, registrate negli ultimi 12/18 mesi: 




1. Nei volumi delle nuove emissioni è cresciuta la quota degli emittenti con un rating di credito più basso (CCC).

2. Acquista di significato la quota di strutture dei titoli nelle quali il pagamento delle cedole non avviene in contanti.

3. I mezzi investiti vengono impiegati sempre più per acquisizioni o pagamenti di dividendi finanziati da terzi.




In un tale contesto d'investimento, diventa ancora più importante diversificare notevolmente il proprio portafoglio creditizio su industrie, qualità di credito e paesi diversi. Inoltre, anche la selezione dei titoli diventa molto importante.