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Nuovo calo delle Commodity penalizza i listini europei

Pubblicato 14 Gennaio 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:36
I segni meno all'interno del comparto delle risorse di base penalizzano l'andamento delle piazze finanziarie europee. Focus in particolare sull'andamento del greggio, che ha aggiornato i minimi a sei anni, e del rame, penalizzato, come del resto gli altri metalli industriali, dalla riduzione della stima sulla crescita globale annunciata dalla Banca Mondiale (dal 3,4 al 3% nel 2015). Particolarmente penalizzato il listino londinese che in scia del -4,8% di Antofagasta, del -5,32% di Bhp Billiton e del -10,32% di Glencore ha terminato in rosso del 2,35% a 6.388,46 punti. Perdite più contenute per Cac40 (-1,56% a 4.223,24), Ibex (-1,2% a 9.846) e Dax (-1,25% a 9.817,08).

Oggi la Corte di giustizia europea ha concesso il suo via libera all'Omt (Outright monetary transactions), il piano di acquisto di titoli di Stato lanciato nel 2012 dalla Bce per contrastare la crisi degli spread dei Paesi periferici. Per la Corte europea "l'Omt è compatibile con il Trattato europeo". Intanto il n.1 dell'Eurotower, Mario Draghi, intervistato dal quotidiano tedesco "Die Zeit", ha rimarcato che "tutti i membri del Consiglio direttivo della Bce sono determinati a portare avanti il nostro mandato sulla stabilità dei prezzi". Secondo il chairman è necessario "mantenere i tassi di interesse bassi e lavorare su una politica monetaria espansiva".

Indicazioni contrastanti quelle arrivate dai dati macro. Il superindice britannico a novembre ha evidenziato un rosso dello 0,3% mensile mentre la produzione industriale europea ha fatto segnare il terzo incremento mensile consecutivo (+0,2% m/m a novembre). Per quanto riguarda gli Stati Uniti, peggio del previsto le vendite al dettaglio, scese dello 0,9% mensile a dicembre, -2,5% m/m per i prezzi delle importazioni e +0,2% delle scorte delle imprese. In serata la Federal Reserve diffonderà il Beige Book, il report con la copertina avana sullo stato di salute della prima economia.