Notizie Nuovi minimi per lo yen in attesa delle urne

Nuovi minimi per lo yen in attesa delle urne

14 Dicembre 2012 10:14

Non si arresta la retromarcia dello yen, divenuta più frenetica nelle ultime sedute in scia alla crescente attesa per i responsi delle urne. Il cross dollaro/yen si è portato fino a 83,97 yen in mattinata, testando i nuovi minimi a 9 mesi. Minimi da inizio aprile per la divisa nipponica anche nei confronti dell’euro con cross euro/yen che ha sfiorato quota 110 (109,99).

Le elezioni di domenica dovrebbero sancire il cambio di maggioranza con il nuovo esecutivo che dovrebbe essere guidato da Shinzo Abe, leader del Liberal Democratic Party (Ldp). Abe ha più volte ribadito l’intenzione di combattere più fermamente la deflazione sollecitando la Bank of Japan (BoJ) ad agire con decisione attuando una politica monetaria ultra-espansiva con piano di quantitative easing illimitato fino a quando non si raggiunge l’obiettivo di inflazione oltre il 2% dall’15 attualmente indicato. Giappone che deve fare i conti con la terza ricaduta recessiva del Giappone nell’arco degli ultimi 5 anni. Oggi la produzione industriale nipponica ha registrato una crescita dell’1,6% m/m relativa a ottobre contro +1,8% della precedente rilevazione. Su base annuale il dato ha mostrato un calo del 4,5%.

Per quanto concerne l’euro, stamattina si è spinto fino a 1,3119 rispetto al dollaro per poi ritracciare a 1,3085 complici anche gli indici Pmi Ue che non hanno convinto appieno. Quello manifatturiero è salito ai massimi a 9 mesi a 46,3 punti a dicembre, ma sotto le attese del mercato che erano per un’ascesa a 47 punti. “Il quadro (momentaneamente ancora risk-on) sembra favorire l’Euro che nei confronti del Dollaro potrebbe ora superare 1,3175 e muoversi verso 1,3400”, commenta oggi Michael Hewson, senior market analyst di CMC Markets UK. Reazione minima della sterlina che si è mantenuta sopra 1,61 rispetto al dollaro dopo che ieri sera S&P ha portato l’outlook sul debito britannico a negativo, accodandosi a quanto già fatto da Moody’s e Fitch.