News Indici e quotazioni Nessun rally post accordo Usa-Cina su Fase 1, borsa Tokyo in calo. Ma salgono titoli rifornitori Apple

Nessun rally post accordo Usa-Cina su Fase 1, borsa Tokyo in calo. Ma salgono titoli rifornitori Apple

Pubblicato 16 Dicembre 2019 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:19
Nessun rally post annuncio accordo sulla Fase 1 tra gli Stati Uniti e la Cina. L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso anzi la sessione odierna in calo dello 0,29%, a 23.952,35 punti. Indice azionario migliore Sidney, in rialzo dell'1,6% circa.

"Questo è un accordo storico". Così il segretario al Tesoro Usa Steve Mnuchin, nel commentare l'intesa sulla Fase 1 che gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina di Xi Jinping hanno raggiunto sulla "Fase 1": primo passo verso un accordo che mira a porre fine alla guerra dei dazi, o anche guerra commerciale, combattuta in questi ultimi due anni. Il presidente americano Trump ha annunciato venerdì scorso che, in base ai termini dell'accordo, la Cina acquisterà "molto presto" altri prodotti agricoli per un valore di $50 miliardi. In modo più specifico, Reuters ha riportato che il rappresentante al Commercio Usa Robert Lighthizer ha detto ai giornalisti che la Cina acquisterà almeno $16 miliardi di prodotti agricoli in ognuno dei prossimi due anni. L'articolo ha calcolato che questi acquisti potrebbero raggiungere di conseguenza un valore totale vicino a $50 miliardi nel 2020 e 2021. Il consulente economico alla Casa Bianca ha parlato di acquisti di un ammontare compreso tra $40 e $50 miliardi nei prossimi due anni. Lighthizer ha poi detto che l'accordo commerciale sulla Fase 1 dovrebbe essere firmato la prima settimana di gennaio. Non è ancora chiaro, tuttavia, se gli Usa cancelleranno alcuni dazi imposti ai prodotti cinesi, condizione che Pechino ha considerato sine qua non per il raggiungimento della Fase 1.

Intanto il consulente economico alla Casa Bianca Larry Kudlow, aggiungendo che la Fase 2 inizierà immediatamente. Tuttavia, mancano ancora molti dettagli sull'accordo sulla Fase 1, fattore che innervosisce gli operatori di Borsa. Si sa comunque che gli Stati Uniti di Donald Trump hanno deciso di sospendere alcune tariffe contro beni cinesi, che sarebbero dovute diventare operative nella giornata di ieri, domenica 15 dicembre.

Acquisti in Asia sui titoli delle società rifornitori di Apple, che scontano le tensioni commerciali Usa-Cina. In rialzo sulla borsa di Taiwan Hon Hai Precision Industry, meglio conosciuta come Foxconn, principale rifornitore di Apple. A Hong Kong, bene Sunny Optical; a Seoul, in luce LG Display in crescita del 2,82%.

Borsa Shanghai positiva per alcuni dati confortanti arrivati dal fronte macro: lo Shanghai Composite Index sale dello 0,50%, giù invece Hong Kong -0,34%, mentre Sidney balza dell'1,63%, grazie alla spinta dei titoli minerari e bancari. Seoul fa -0,10%

Nel mese di novembre, il dato relativo alle vendite al dettaglio della Cina è balzato dell'8% su base annua, facendo meglio del +7,6% atteso e migliorando rispetto alla crescita precedente, pari a +7,2%. Dall'inizio dell'anno fino a novembre, il trend è stato di una crescita, su base annua, dell'8%, come da attese, e in lieve rallentamento rispetto al +8,1% del periodo gennaio-ottobre.

Sempre a novembre, novembre, il dato relativo alla produzione industriale della Cina è salito su base annua del 6,2%, attestandosi al record degli ultimi cinque mesi, e battendo il +5% atteso dal consensus. L'indicatore è migliorato rispetto alla crescita di ottobre, pari a +4,7%.

Dall'inizio dell'anno fino a novembre, la performance è stata di una crescita del 5,6% su base annua, meglio del +5,5% atteso e come nel mese di ottobre.

Dal fronte macro del Giappone, resa nota la lettura preliminare dell'indice Pmi manifatturiero di dicembre, che si è attestato a 48,8, rispetto al precedente 48,9, confermando così l'ottavo mese consecutivo di fase di contrazione per il settore manifatturiero giapponese (valore inferiore alla soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione - valori al di sotto - e fase di espansione - valori al di sopra).

Il PMI servizi è salito invece dai precedenti 50,3 a quota 50,6, confermando la fase di espansione, mentre il Pmi Composite è rimasto invariato a 49,8 punti.