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Mutui, stabilità lavorativa e contributo personale alla cifra richiesta le variabili chiave

14 Gennaio 2013 10:07

Il mercato dei mutui nel 2013 sarà influenzato dalla stabilità della situazione lavorativa e dall’apporto personale dato dal richiedente al mutuo richiesto. Lo sostiene Renato Landoni, presidente di Kiron Partner, interpellato da Tecnocasa. Secondo Landoni, tali variabili sono state centrali per la domanda di mutui nell’anno appena concluso, e si ha ragione di credere che saranno cruciali anche quest’anno.
Durante il 2012 il mercato dei mutui alla famiglia ha privilegiato l’accesso al credito a mutuatari di età media 35-45 anni in cerca della prima casa. “La surroga o portabilità, a questi livelli di spread”, sostiene Landoni, “non è più economicamente conveniente ne per il cliente, ne dagli istituti di credito che la ritengono più rischiosa. Per questi motivi viene meno praticata sul mercato del credito rispetto al recente passato”.
“Nel 2012”, continua Landoni, “per ottenere un finanziamento è stata fondamentale la situazione lavorativa del richiedente: la stabilità del posto di lavoro è stato un elemento chiave, valutato positivamente soprattutto quanto l’operazione ha coinvolto più portatori di reddito, per esempio il coniuge, un genitore o in ogni caso di un parente di primo grado. L’altro elemento discriminante è stato l’apporto personale nell’operazione: maggiore è stato il capitale investito nell’operazione dai richiedenti migliore il giudizio di fattibilità dell’istituto”.
Per quanto riguarda la domanda di credito, ad influenzarla è stato sia il clima di fiducia dei consumatori sia il mercato del lavoro nelle sue componenti di occupazione e reddito. L’offerta bancaria rimarrà condizionata sia dal costo del funding, sia dall’andamento del sistema «Paese Italia».
“Per capire quale andamento aspettarsi per il futuro prossimo”, conclude Landoni, “è bene specificare che molto dipenderà dalle decisioni strategiche che verranno intraprese in sede europea a sostegno dell’economia dell’area euro. Per i prossimi mesi si prevede comunque un andamento in linea con quanto rilevato nel 2012, con un probabile, ma non scontato, lieve incremento nella seconda parte del 2013”.