Mps: spunta il sequestro conservativo di fondi, Moody’s minaccia il downgrade
Non si placa la bufera sul Monte dei Paschi. Ieri la notizia che la Guardia di Finanza è sulle tracce della cosiddetta “Banda del 5%”, che secondo la stampa nazionale metterebbe in luce un vero e proprio sistema di mazzette sulle operazioni spericolate. In questa direzione le indagini si sono concentrate su un presunto meccanismo di “retrocessioni” o “premi” a manager di banca che negoziavano titoli a breve.
Nel mirino ci sarebbe Gianluca Baldassarri, ex direttore dell’area Finanza del Monte, e Matteo Pontone, a capo del desk londinese di Rocca Salimbeni, i cui nomi sono stati pronunciati dall’ex banker della Dresdner, Antonio Rizzo. Ed è stato proprio Rizzo ha soprannominarli “Banda del 5%” in quanto su ogni operazione prendevano tale percentuale.
Oggi invece, secondo quanto riportato da La Repubblica, la Procura di Siena che coordina l’inchiesta sull’acquisto di Antonveneta e sullo scandalo derivati starebbe valutando l’ipotesi di un sequestro conservativo di fondi. Come scrive il quotidiano diretto da Ezio Mauro, si tratterebbe di un sequestro preventivo di un patrimonio di circa 1,2 miliardi di euro, che andrebbe in relazione al convertibile “Fresh”.
E non è tutto. Secondo il settimanale Panorama, Rocca Salimbeni potrebbe andare incontro a ulteriori perdite per altri 500 milioni di euro a fine 2012 in scia alla ristrutturazione del bond ChiantiClassico. La banca ha però smentito seccamente che questa operazione possa portare “a rischi di perdite straordinarie”. Infine Moody’s ha fatto sapere di aver messo sotto osservazione per un possibile downgrade il rating di lungo termine “Ba2” della banca senese.