Mps: JP Morgan riuscirà a convincere gli investitori sull’aumento? Spunta pista asiatica
Mps resterà uno dei temi caldi di Piazza Affari in questi ultimi mesi del 2016. La banca senese è impegnata in un difficile percorso di ristrutturazione che prevede la cessione di quasi 10 miliardi di euro di sofferenze nette e un aumento di capitale fino a 5 miliardi. La discesa verticale delle quotazioni del titolo di certo non aiuta: il Monte capitalizza in Borsa circa 600 milioni di euro. Si tratta quindi di una ricapitalizzazione monstre che Mps affronterà con la nuova squadra di vertice.
La scorsa settimana è stato nominato Marco Morelli come nuove amministratore delegato di Mps e, nella stessa riunione del Cda, il presidente Massimo Tononi ha rassegnato le dimissioni. Indiscrezioni circolate venerdì vedevano Fabrizio Saccomanni nella rosa dei possibili candidati per presiedere il board di Rocca Salimbeni.
La preoccupazione principale di Morelli e di JP Morgan, global coordinator dell’aumento, è quella di convincere gli investitori istituzionali a sostenere il terzo aumento di capitale in tre anni. Secondo Il Corriere Economia, l’investitore stabile potrebbe arrivare dall’est asiatico visto che JP Morgan starebbe sondando alcuni grandi fondi sovrani.
Qualora non si riuscisse a reperire i capitali sul mercato, il management starebbe valutando il “modello greco” per l’operazione di ricapitalizzazione, che prevedrebbe un collocamento tipo “private placement” presso gli investitori istituzionali per l’80% e un’operazione di swap volontario bond-azioni per il restante 20% dei capitali.