Notizie Notizie Italia Mps: la Borsa plaude all’aumento. Business plan: al 2015 2 mld di dividendi e utile a 1,7 mld

Mps: la Borsa plaude all’aumento. Business plan: al 2015 2 mld di dividendi e utile a 1,7 mld

12 Aprile 2011 10:37

Il Monte dei Paschi ha rotto gli indugi e ha annunciato ieri sera un aumento di capitale da 2,47 miliardi di euro. La scelta dell’istituto senese prevede l’emissione di 2 miliardi in titoli ordinari e la conversione delle obbligazioni “fresh” emesse nel 2003. Con questi 470 milioni, la ricapitalizzazione di Rocca Salimbeni sarà di quasi 2,5 miliardi di euro e porterà il Core Tier 1 all’8,6%. Un livello che comprende il rimborso degli 1,9 miliardi di euro di Tremonti Bond, che costano alla banca circa 160 milioni di interessi all’anno, e l’impatto delle norme di Basilea 3. Il mercato, che già aveva scontato l’aumento del Monte, premia il titolo in Borsa con un +2,96% a 0,972 euro.


E così anche Mps (dopo Banco Popolare, Ubi Banca e Intesa SanPaolo) si è allineata alle direttive di Bankitalia, con il governatore Draghi che ha spinto le banche italiane a migliorare il proprio patrimonio. Operazioni che, secondo il numero uno di Palazzo Koch, permetteranno di fronteggiare il peggioramento dell’asset quality registrato in questi anni sia in Italia che in Europa. La Fondazione Mps, primo azionista di Rocca Salimbeni con il 55,48%, ha fatto sapere che sosterrà in pieno la ricapitalizzazione. Tradotto: l’ente presieduto da Gabriello Mancini dovrà sborsare circa 1 miliardo di euro. Una cifra notevole visto il periodo di magra in termini di dividendi: dopo le secche del 2009, nell’esercizio terminato lo scorso dicembre la banca ha deciso di distribuire cedole complessive per 167,7 milioni di euro.


A giorni si saprà con più precisione se la Fondazione ricorrerà al debito per sostenere l’aumento. Il via libera in questa direzione è stato dato dal ministro Tremonti durante un incontro, avvenuto mercoledì scorso a Roma, con le maggiori Fondazioni bancarie. L’ente toscano potrà quindi indebitarsi fino al 20% del suo patrimonio netto (5,53 miliardi di euro). L’aumento di capitale sarà realizzato entro la fine dell’anno e il consorzio di garanzia è formato da JP Morgan, Banca imi, Mediobanca, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs. La ricapitalizzazione permetterà al Montepaschi di raggiungere gli obiettivi indicati nel piano d’impresa 2011-2015, presentato questa mattina a Milano.
 
Le linee guida del business plan della banca toscana sono “il forte miglioramento della profittabilità del capitale, il ritorno alla piena redditività e importanti benefici per tutti gli stakeholder”. I target finanziari al 2015 sono ambiziosi: Common Equity Ratio al 9,3% (8,6% nel 2013%) dall’8,1% del 2010 che include i 2,47 miliardi di aumento; dividendi nel periodo 2011-2015 di oltre 2 miliardi di euro; cost/income al 44% (51% nel 2013) rispetto al 62% del 2010; un ROTE superiore al 15% (11,5% circa nel 2013) rispetto al 4% del 2010; crescita media nel periodo dei ricavi totali del 6,2%.


Il tutto accompagnato da un’ulteriore riduzione dei costi per 466 milioni di euro entro il 2015. Sul portafoglio crediti della banca, secondo quanto riportato dalla nota diffusa da Mps, “è prevista una riduzione ed una stabilizzazione del livello di accantonamenti medi”. La proiezione economica-finanziaria 2011-2015 del Monte tiene infine conto di una crescita del Pil italiano all’1,8% per il 2015, accompagnata dalla ripresa del mercato immobiliare, del ciclo di investimenti e delle esportazioni. L’istituto senese aspetta adesso il via libera di Bankitalia per contabilizzare anche nel coefficiente Core Tier 1 la plusvalenza di 450 milioni di euro derivante dalla cessione degli immobili strumentali.