Mps: Bce chiede 8,8 miliardi di aumento, vuole trattamento alla greca. Oggi titoli sospesi
La Banca centrale europea è rigidissima nei confronti di Mps e chiede alla banca senese di realizzare un aumento di capitale da 8,8 miliardi di euro. Una cifra ben superiore rispetto ai 5 miliardi del piano “privato” che si è concluso giovedì scorso con un flop. Rocca Salimbeni ha fatto sapere che la liquidità ha subito un veloce deterioramento durante l’ultimo mese. Secondo quanto scritto nei giorni da FinanzaOnLine, da inizio anno la fuga di capitali dal Monte è arrivata a toccare la cifra monstre di circa 22 miliardi di euro.
Nel frattempo anche oggi i titoli del Monte (azioni e obbligazioni) rimarranno sospesi dalle negoziazioni di Piazza Affari. La Bce quindi non fa sconti a Mps e vuole applicare le ferree condizioni imposte nel 2015 alle quattro principali banche greche. Gli ultimi mesi sono stati una corsa contro il tempo inutile per Rocca Salimbeni, conclusa giovedì quando i vertici della banca hanno preso atto dell’impossibilità di procedere con la soluzione privata.
Nonostante la conversione volontaria di oltre 2 miliardi di bond subordinati, Mps non è stata in grado di raccogliere i 5 miliardi necessari, soprattutto per via dell’assenza di anchor investor. Il salvagente pubblico si è reso quindi necessario.
Il meccanismo di salvataggio prevede una conversione forzata delle obbligazioni subordinate, al 75% del loro valore per gli istituzionali e al 100% per il pubblico retail. Il decreto approvato dal governo prevede anche di compensare i piccoli risparmiatori detentori dei bond subordinati fornendo loro obbligazioni senior in cambio delle azioni ottenute con la conversione forzata.